Il brivido dell’Europa che (non) conta
Amici calciofili, aprite il cassetto e rispolverate l’interesse per l’ Europa League che, dopo aver “smontato” la targhetta che recitava “Coppa Uefa” – nell’ormai “lontano” 2009 – ha gradualmente perso quel fascino acquisito nei precedenti 40 anni di storia.
Sarà che i tempi cambiano, sarà per l’avvento dell’era del “o sei il numero uno o sei il più grande fesso” – per dirla “alla Ligabue”- , sarà che il poliglotta inno della Champions è pur sempre catalizzante, sarà anche che il calcio-spezzatino, schiavo delle tv, rischia di assuefarci a tal punto da risultare d’appeal tanto quanto l’ultimo biscotto avanzato sul buffet di un pranzo di matrimonio, alle quattro del pomeriggio, sta di fatto che la seconda Coppa calcistica continentale è passata, negli anni, inevitabilmente in secondo piano.
Questa primavera, però, toccherà fare di necessità virtù: dopo l’eliminazione di ieri sera, purtroppo prevedibile, della Lazio al termine del doppio confronto con il monstre Bayern, il calcio italiano si accomoda mestamente fuori dal salotto europeo che conta e i riflettori virano inevitabilmente su Milan e Roma, impegnate a contendersi il passaggio ai quarti in Europa League.
A cedere il passo in Champions erano state, in precedenza, l’Atalanta di Gasperini eliminata – nel percorso di crescita europea degli orobici non è certo un dramma, sia chiaro – da un Real Madrid nettamente più smaliziato e nel complesso superiore, la Juventus di Pirlo che non è riuscita ad avere la meglio sull’avversario che tutti avrebbero sperato di pescare nel sorteggio e l’Inter, arrivata addirittura ultima in un girone tutt’altro che impossibile. Inutile, qui e ora, lanciarsi nell’analisi approfondita di questo fallimento: è sufficiente constatare che il calcio odierno prodotto dal “campionato più bello del mondo”, avvezzo ad incipriarsi di fronte agli specchi appesi ai suoi confini, fatica sempre più a stare al passo dei grandi team europei e palesa evidenti limiti tecnico tattici.
Tornando a voi, amici calciofili, non vi resta che aprire il vostro cassetto “di serie B”, accomodarvi in poltrona – armati di birra e popcorn – e confidare nelle capacità di Milan e Roma di garantirvi qualche ulteriore brivido europeo. Se così non fosse, vi ritroverete a rimpiangere il fatto che la terza Coppa continentale, la Conference League, non abbia ancora visto la luce.
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domenica 8 Dicembre 2024