Festival dello Sport: In pista per giocare la partita della parità nello sport: un dialogo a più voci (e su 3 libri)

La storia di un campione da oro alle Olimpiadi di Tokyo, Ruggero Tita, raccontata in “Foil” (Nutrimenti casa editrice, 2022), si è intrecciata con due importanti saggi che interrogano il mondo sportivo: “La partita della parità” di Alessia Tuselli e Lucia Castelli e “Lo sport è ancora un gioco” di Paolo Crepaz.

I quattro autori hanno dialogato questo pomeriggio, domenica 25 settembre, al Festival dello Sport di Trento incalzati dalle domande del giornalista Carlo Martinelli.

“C’è bisogno di giocare la partita della parità anche nello sport, perché in Italia non è ancora cominciata”, ha esordito Tuselli, ricercatrice del Centro Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento. “Io e Lucia ci siamo conosciute proprio in occasione della stesura di questo libro. Entrambe abbiamo fatto parte del mondo sportivo agonistico, io nella pallavolo e Lucia nello scialpinismo, ed entrambe, quando abbiamo finito di giocare a livello agonistico, guardando ai nostri sport attraverso lenti di genere ci siamo rese conto che c’era qualcosa che non andava”.

Barbara Poggio, che ha curato la prefazione del libro, faceva presente solo alcuni giorni fa come le donne nel Festival dello Sport fossero poco rappresentate. “Sono solamente il 19 per cento delle ospiti – ha precisato Tuselli -, mentre ci sono solo 5 autrici di libri che si sono sedute in questo salotto e 12 dirigenti donne sui quasi 40 che sono stati invitati”.

Tita ha raccontato la sua esperienza nel mondo della vela: alle Olimpiadi di Tokyo, come ai recenti Mondiali in Canada, ha gareggiato assieme alla collega Caterina Banti. “Il Nacra 17 è una categoria mista. L’uomo può essere timoniere o prodiere, la donna lo stesso. Il ruolo del prodiere è quello più fisico, mentre il timoniere ha un compito più strategico. E a differenza di quanto si potrebbe pensare, io sono il timoniere, mentre Caterina è il prodiere”.

“Quando pensiamo allo sport – ha spiegato Tuselli – dobbiamo pensare a come lo costruiamo. Non è sempre, come si vuole far credere, una casa dove tutte le stanze hanno le porte aperte per tutti. Le donne per esempio hanno potuto accedere al mondo olimpico solo nel Novecento, e solo per alcuni sport perché non erano considerate adatte alla fatica e all’agonismo. A volte il gioco diventa anche uno spazio di esclusione. Da piccola ho iniziato a giocare a calcio, ma ho incontrato difficoltà in quanto bambina che voleva cimentarsi in uno sport considerato maschile. Viceversa, un bambino che volesse provare il nuoto sincronizzato troverà altrettante difficoltà nel suo percorso. La prima cosa che abbiamo fatto con Lucia, quindi, è provare a ragionare sui modelli, perché siamo noi che scegliamo come costruire il mondo sportivo”.

Nella seconda parte del libro, Lucia Castelli ha riportato le storie di 10 sportive italiane. “Donne famose come Milena Bertolini, commissaria tecnica della nazionale, e Rosaria Visintainer, pink ambassador della Fondazione Veronesi”, ha raccontato. “Ma anche due mie ex alunne. Eliana Patelli, che ha una storia pazzesca: è diventata maratoneta – prima era pallavolista – perché un giorno, dopo l’ennesimo episodio di violenza perpetrata da suo marito, si è messa a correre velocissimamente per scappare. Da allora si è appassionata alla corsa. E poi la storia di Silvia Persico, 25 anni, che è arrivata quinta al Tour de France e settima al Giro d’Italia, e che ha vinto la quarta tappa della Vuelta”.

Il libro di Tuselli e Castelli e quello di Crepaz fanno parte della collana “Ostacolo obliquo” della casa editrice Erickson. “In un’asticella obliqua – ha spiegato Crepaz, curatore della collana -, per ognuno c’è un risultato da conseguire in base alle proprie abilità. L’orizzonte è quello dell’equità, non tanto dell’uguaglianza. Finiamola di dire che se uno vince e il giorno dopo perde è un fallito. In questo gli operatori sportivi hanno un compito importante, perché sono felicitatori sociali, non facilitatori sociali: hanno a che fare con la felicità delle persone, e dovrebbero saperlo”.

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domenica 23 Marzo 2025