Che cosa aspettarsi dal Giro d’Italia 2021
- Remco Evenepoel. Incognita numero uno al Giro d’Italia 2021. La terribile caduta occorsagli durante il Giro di Lombardia del 2020 lo ha costretto a uno stop lungo dieci mesi. Rientra giusto per la Corsa Rosa, senza nemmeno un giorno di gara nelle gambe e con poche ore di allenamento in bicicletta. È un fenomeno e dominerà tutte le corse dei prossimi anni, ma se saprà brillare già a questo Giro sfiorerà il miracolo.
- Vincenzo Nibali. È l’altra grande incognita. Venti giorni fa è caduto in allenamento e si è rotto il polso destro. Ha fatto di tutto (letteralmente: si è fatto costruire un tutore in carbonio) per poter essere al via del Giro, ma la sua condizione rimane un grosso punto di domanda. E l’età (36 anni) di certo non aiuta.
- Yates-Bernal. Sulla carta sono i due favoritissimi, quelli che si contenderanno la Maglia Rosa. Simon Yates ha dimostrato di andare fortissimo già a metà aprile, al Tour of the Alps, mentre Egan Bernal, complici alcuni problemi alla schiena, s’è tenuto più nascosto. Sarà una bella sfida, che promette spettacolo e adrenalina.
- Velocisti. Ce ne sono tanti, e di primo livello: Caleb Ewan, Dylan Groenewegen, Fernando Gaviria, Peter Sagan, gli italiani Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani. Di occasioni per loro ce ne sono diverse, ma dovranno fare attenzione perché anche i traguardi apparentemente più semplici nascondono sempre delle insidie.
- Mauro Vegni. L’anno scorso gliel’hanno fatta grossa, i corridori, quando si sono rifiutati di correre la terz’ultima tappa, costringendo l’organizzazione (leggi: Vegni) ad accorciarla di un buon centinaio di chilometri. Che il Megadirettore Galattico del Giro stia escogitando un qualche tipo di vendetta per quest’anno? Lo scopriremo strada facendo…
- Filippo Ganna. Ganna è il nuovo beniamino dei tifosi italiani. Le prime tappe percorrono il “suo” Piemonte, la terz’ultima e la penultima terminano giusto dietro casa sua. Ci si aspetta tanto da lui. Il Giro comincia con una cronometro di circa dieci chilometri: un’occasione d’oro per conquistare la prima Maglia Rosa e indossarla lungo le strade di casa.
- Peter Sagan. Rientra tra i velocisti, ma ormai si sa che Peter Sagan è molto di più. Il suo nome è sinonimo di spettacolo. Negli anni è cambiato: ha perso qualcosa in termini di potenza nello sprint, ma ha guadagnato un motore più resistente e un’ottima capacità di “lettura” della corsa, che gli permette spesso di entrare nella fuga giusta. L’anno scorso ha vinto una tappa magnifica. Quest’anno ha molto terreno per ripetersi.
- Italia. Il Giro d’Italia è prima di tutto un giro attraverso l’Italia, le sue bellezze e i suoi drammi. Un’occasione per (ri)scoprire un territorio e dei luoghi poco noti o vilipesi, per celebrare grandi del passato (quest’anno, tra tutti, Dante Alighieri), per cercare di curare ferite non ancora rimarginate (il terremoto dell’Aquila).
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domenica 8 Dicembre 2024