Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

“Genesi” – Blanche

Vago con la testa vuota in un mondo pieno e obliquo. Agguerrite legioni di pensieri in itinerari mi tendono imboscate. Allora mi vesto di terra e foglie e fuggo, mi guardo intorno ed ho fame. Fabbisogno Alimentare Minimo Endogeno: desidero riempirmi lo stomaco, niente di più. Solo lo stomaco: mordere, strappare, masticare, deglutire, digerire, metabolizzare, sintetizzare, evacuare, esercitare mere funzioni ­fisiologiche. Acquisire nuova consapevolezza della mia ciclicità ed immettere scorie nell’universo.

Ciao piccola mela proibita. Ti guardo e tu ridi. Risate tonde, lucide, rosse e golose. Ho voglia di sentirti con i denti, la lingua ed il palato: gnam gnam. Salgo sull’albero, verso di te, cerco un appiglio tra le fessure della corteccia rugosa, un varco tra le folte fronde della chioma, sento i rami flettere al peso del mio corpo. Mi dondolo come sospesa. Soppeso i dolci frutti con la mano e li stacco per portarli a me. Alla mia bocca. Mastico sensazioni.

E mi abbuffo all’albero della disconoscenza. So che non dovrei. Ma chi sono io per sapere di non dovere!? La signora Nessuno – che poi signifi­ca tutti – mi ha detto che la mia coscienza è il mio dio e se dimentico i suoi stupidi retaggi si arrabbierà molto. Mi punirà. Non importa: non ho discendenti sui quali ricadranno i miei peccati. Sono solo me: qui inizio e lì fi­nisco. Anche lo stomaco vuole la sua parte: sono una degustatrice dell’anima e penso con la pancia, affogando i neuroni nell’acidità corrosiva dei miei succhi gastrici.

Rubriche
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

giovedì 7 Dicembre 2023