The Bad Guys: Tarantino per bambini

Aaron Blabley è uno scrittore australiano che ha superato da poco la soglia dei quaranta. Prima degli ultimi anni non c’era stato nulla, le sue idee sembravano non funzionare. Poi il boom: 30 milioni di copie dei suoi graphic novel vendute e un adattamento cinematografico targato DreamWorks in uscita in questi giorni.

La particolare esperienza di Blabley è quella di un papà stanco di leggere ai suoi bambini “le solite noiose storie, sentite e risentite”. Allora perché non combinare una storia per bambini con Tarantino, Spielberg o Scorsese? L’idea è stata evidentemente quella giusta.

È proprio così che si presenta “The Bad Guys” (Troppo Cattivi), come un “Tarantino per bambini”, lo scrittore non ha nascosto di avere un debole cinematografico per Quentin, tutt’altro.

La saga di libri ha come elemento centrale una banda di criminali antropomorfi che cercano ad ogni costo di fare del bene per cambiare l’idea che la società ha di loro, seppur con scarsi risultati.

Per quanto riguarda il film, lo sceneggiatore sarà Ethan Cohen – conosciuto per Tropic Thunder, Idiocracy – mentre alla regia vedremo Pierre Perifel, al debutto da regista ma ben quotato nel mondo dell’animazione. Al doppiaggio saranno vari i nomi importanti come Sam Rockwell, Marc Maron e Awfwafina.

L’ambientazione è quella di una Los Angeles che richiama molto l’idea di film cult nel mondo del cinema “adulto” come Pulp Fiction o Ocean’s Eleven: potrebbe proprio questo essere il punto di forza del prodotto.

I film d’animazione di successo negli ultimi anni sono stati prodotti accessibili sia per un pubblico più giovane, come per tutto un altro tipo di target, tra adulti e ragazzi. Molti saranno sicuramente attirati da questo: un film della DreamWorks presentato come un gangster-movie “per bambini” sembra davvero curioso.

Oltre all’attirare un pubblico vario, quel che è intriga di “The Bad Guys” è il voler seguire la strada percorsa da vari film recentemente – specie nei cinecomcis –, nei quali il villain è visto con tutta un’altra prospettiva. Uno su tutti è “The Joker”, capace di stregare milioni di persone raccontando di uno dei “cattivi” più famosi nella storia del cinema e dei fumetti.

Lo scrittore australiano, direttore esecutivo del progetto per “mantenere lo spirito dei libri intatto”, è estremamente prolifico e sicuramente farà molto parlare di sé: scrive due libri l’anno, ma – come riportato al The Guardian in un’intervista – lui ne è felice, ama il ritmo frenetico che la sua vita ha assunto.

Dice anche che il “lui-tredicenne” sarebbe pienamente soddisfatto della piega che le cose stanno prendendo.

Cultura
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sabato 7 Dicembre 2024