TFF 2024: chiacchierata sull’animazione con il regista Enzo D’Alò e la produttrice e doppiatrice Maricla Affatato (parte seconda)

Mary e lo spirito di mezzanotte segue le vicende della ragazza undicenne protagonista mentre cerca di realizzare il proprio sogno di diventare una grande chef. Ma il vero tema del film è in realtà il confronto intergenerazionale tutto al femminile all’interno di una famiglia, nel quale la cucina rappresenta solo uno strumento di relazione. A partire dal rapporto conflittuale con la madre Scarlett, attraverso quello complice con l’anziana nonna Emer, fino a giungere all’incontro soprannaturale con la bisnonna Tansey, Mary imparerà a superare le difficoltà, compresa l’elaborazione del lutto, senza temere la morte, bensì accettandola come parte fondamentale ed ineluttabile della vita stessa. “I fantasmi in Irlanda non sono un fenomeno spaventoso, ma fanno anzi parte del folklore locale. Inizialmente Roddy Doyle non capiva la scelta dell’animazione per trasporre il suo libro. Gli spiegai che certi meccanismi, certi messaggi e certi contenuti, veicolati attraverso la poesia della metafora dell’animazione hanno la possibilità di raggiungerci in modo leggero, senza la pesantezza che si porterebbe dietro una storia dal vero. Alla fine si è divertito ed è venuto spesso a trovarci durante la lavorazione, tanto che abbiamo deciso di inserirlo in un cameo”, continua D’Alò.

L’autore ha collaborato anche alla scrittura dei testi delle canzoni originali, che contribuiscono a veicolare le emozioni espresse nel film – curate nella versione italiana da Bruno Tognolini e Gianclaudia Franchini. “Doyle si è innamorato della storia, ha sostenuto il film in molti modi, presenziando alla Berlinale, quando siamo stati presi in concorso, e a Galway alla prima proiezione irlandese, dove il film è stato accolto benissimo e lui si è emozionato e commosso. Questo non era scontato: quando si decide di creare la trasposizione cinematografica di un libro, ci si appropria dei suoi contenuti e se ne sposano totalmente i concetti. È fondamentale per trattare con rispetto il testo e il suo autore: per me è un grande onore quando lo scrittore riconosce che, pur avendo modificato la drammaturgia, la storia rispecchia a pieno lo spirito e l’idea che voleva trasmettere con la propria opera”.

Tornando poi al doppiaggio, Affatato ne spiega il funzionamento: il primo passaggio consiste nella traduzione della sceneggiatura dalla lingua originale all’italiano, adattando però il senso delle battute al movimento delle labbra in una perfetta sincronia. I doppiatori devono quindi leggere i dialoghi e contemporaneamente assicurarsi di mantenere il corretto ritmo recitativo. “Non è facile trovare bambini che recitino in maniera spontanea e naturale, ma per Mary abbiamo avuto un colpo di fortuna: al casting abbiamo infatti scelto Charlotte Infussi, scoprendo poi che è la figlia di Domitilla D’Amico, la voce della gabbianella ne La gabbianella e il gatto!”.

D’Alò conclude quindi con un consiglio a chiunque voglia intraprendere una carriera nell’animazione: “Imparate a disegnare bene, studiate anatomia e tutto ciò che serve a diventare disegnatori completi, senza limitarvi a copiare. A quel punto sarete voi a poter scegliere in quale settore specializzarvi. Il disegno è un lavoro, non solo una passione: ci si deve dare tutti gli strumenti possibili per diventare bravi e soprattutto unici, evitando così l’omologazione”. Come dice Emer nel film: “Voglio fare buon uso del mio tempo finché sono qui”.

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sabato 5 Ottobre 2024