TFF 2024: chiacchierata sull’animazione con il regista Enzo D’Alò e la produttrice e doppiatrice Maricla Affatato (parte prima)

Mentre sullo schermo scorrono i titoli di coda di Mary e lo spirito di mezzanotte, tratto dal romanzo dell’irlandese Roddy Doyle e proiettato in occasione del Trento Film Festival nella sezione “Destinazione… Irlanda”, inizia l’intervista al regista Enzo D’Alò – conosciuto per la trasposizione animata di La gabbianella e il gatto – e la produttrice Maricla Affatato.

“Come potete vedere la realizzazione di un film d’animazione di qualità cinematografica coinvolge circa 3/400 maestranze di cui 100/150 animatori, coloritori, tecnici, compositori e layoutisti. La lavorazione è durata tre anni a causa del Covid che ci ha costretti a svolgere individualmente quella che solitamente è un’attività comunitaria in studio. È stato difficoltoso portare a termine quest’avventura ma siamo soddisfatti del risultato”, evidenzia subito il regista.

La sequenza delle fasi di realizzazione di un film d’animazione è in effetti lunga e complessa: dalla prima lettura del libro, la sua comprensione, l’incontro con l’autore, la stesura della sceneggiatura, fino al prodotto finito possono passare, come in questo caso, anche dieci anni. Si comincia con lo storyboard (la trama a vignette, circa due o tre per ogni scena in modo da coprirne le caratteristiche principali), si registrano le voci, “qui in irlandese per mantenere maggiormente il contatto con l’ambientazione della storia, e solo poi doppiate in italiano”. A quel punto si montano in serie vignette e voci per realizzare un animatic: simulazione di ciò che darà ritmo al film. Parte quindi la produzione che prevede varie fasi di disegno, ognuna ad opera di una equipe specifica: layout, scenografie, coloritura, animazione raf e clean. “Il clean up permette la messa a modello di tutti i personaggi che sono stati animati, perché gli animatori sono disegnatori che sanno riprodurre l’effetto del movimento ma non rifinire i dettagli”. Vengono poi realizzati i disegni di raccordo tra un’animazione e l’altra e, una volta terminata la parte grafica, si colora e si aggiungono le ombre e tutti gli effetti speciali (es. stelline, acqua, ecc.). Quando tutto è completo si passa ai compositori che montano tutti i livelli necessari a costruire ogni scena. “Ognuna di queste scene deve poi essere nuovamente ricontrollata e riverificata da noi e solo quando tutto è a posto il film risulta completo”.

La musica e gli effetti sonori viaggiano parallelamente alla realizzazione del film e occupano circa gli ultimi tre/quattro mesi di produzione. Infine tocca al doppiaggio, seguito e gestito dalla Affatato, che chiosa: “L’ho curato con grande attenzione per evitare l’effetto cartone animato e per conferire invece il realismo recitativo degno di un film dal vero. In pre-produzione c’è stato un grande lavoro di ricerca: ci siamo trasferiti in Irlanda per qualche mese dove abbiamo raccolto materiale fotografico di tutti i luoghi che Enzo aveva individuato in sceneggiatura e che ha poi riprodotto fedelmente, compresa la scuola di cucina Ballymaloe, dove la protagonista presenta il colcannon (piatto tipico irlandese a base di patate e cavoli)”.

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sabato 5 Ottobre 2024