Scoprire il ciclismo su Netflix

Quello del ciclismo è uno strano paradosso. È lo sport popolare per eccellenza, nato dal popolo e praticato tra il popolo, eppure non è molto seguito, quantomeno in Italia. L’Italia è una Repubblica fondata sul pallone, si sa, ma è un peccato che un Paese con una storia ciclistica così importante alle spalle (Coppi, Bartali, Moser, Saronni e via dicendo) oggi ignori le imprese sulle due ruote.

Non è mai troppo tardi per appassionarsi, però. Ecco perché Netflix ha ideato una nuova serie sul Tour de France dell’anno scorso, ovvero Tour de France. Sulla scia dei campioni, un vero e proprio viaggio alla scoperta della corsa ciclistica più importante al mondo. Si sale in ammiraglia per sentire i commenti dei direttori sportivi durante la corsa, oppure sull’autobus della squadra prima e dopo la tappa per ascoltare strategie e commenti; si scoprono le dinamiche che caratterizzano il ciclismo (il rapporto tra gregari e capitano, per esempio) e si conoscono i corridori grazie alle interviste che raccontano il loro background personale.

È una serie emozionante sia per chi vuole addentrarsi nel folle mondo del ciclismo e conoscerne le fondamenta, sia per chi segue già lo sport, perché mostra immagini e testimonianze private, intime e inedite. L’ambizione di Van Aert, la riservatezza di Vingegaard, l’imprevedibilità di Philipsen, il rammarico di Pinot. Gli autori sono riusciti a incastrare degli splendidi ritratti personali in mezzo a un’adrenalinica cronaca del Tour, che rende perfettamente l’idea di quanto possa essere entusiasmante una sfida in volata tra velocisti o una sfida in salita tra scalatori.

Qualche difetto – com’è normale che sia – c’è. Ricapitolare di volta in volta le classifiche (sia di tappa, sia generale) sarebbe stato utile per seguire meglio i progressi della corsa, per esempio; manca poi totalmente l’aneddotica sui luoghi percorsi dai corridori, che costituisce invece uno degli aspetti più interessanti e arricchenti del ciclismo. Bisogna però tenere a mente che si tratta di Netflix e non di servizio pubblico, quindi aspettarsi un approfondimento storico-culturale non avrebbe molto senso.

Tour de France. Sulla scia dei campioni (traduzione un po’ maldestra di Tour de France. Au cœur du peloton) fa sostanzialmente il proprio dovere: in otto puntate cerca di trasmettere anche allo spettatore più neofita le vibrazioni e la tensione che alimentano l’imponente macchina della Grande Boucle.

«La bicicletta insegna cos’è la fatica, cosa significa salire e scendere – non solo dalle montagne, ma anche nelle fortune e nei dispiaceri – insegna a vivere. Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di sé stessi» dice il campionissimo Ivan Basso. Grazie a Netflix scoprirete perché.

Cultura
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mercoledì 19 Marzo 2025