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Poplar Festival e il suo meraviglioso rumore

Foto di Ilaria Bionda

Dopo un’edizione 2020 particolare a causa delle restrizioni, Poplar Festival è tornato a far cantare e divertire il suo numeroso pubblico come prima… o forse più di prima. Durante le serate di venerdì 17 e sabato 18 settembre 2021 dalla sommità del Doss Trento è arrivato in città il meraviglioso rumore di Poplar, come gli organizzatori stessi hanno definito tutto ciò che di positivo crea questo festival.

Tanti diversi artisti del nuovo panorama musicale italiano si sono alternati sul palco – posto in una cornice molto suggestiva, a due passi dal Mausoleo di Cesare Battisti – per allietare con diversi generi musicali e travolgenti performance gli spettatori che, pur di tornare a rivivere l’energia di un concerto live, non si sono lasciati scoraggiare dalla salita al Doss.

Durante la prima serata di venerdì, la coinvolgente presenza sul palco dei giovanissimi Toolbar, il magnetismo delle diverse sonorità di Memento, le emozioni cantate con espressività da Emma Nolde, la sperimentazione nel coniugare testi e musica di Ginevra e la forza travolgente di voce e performance de La Rappresentante di Lista – ritornata a Poplar dopo il 2019 e una partecipazione al Festival di Sanremo – hanno immerso il Doss nell’atmosfera magica della musica dal vivo che tanto ci è mancata negli scorsi mesi.

Questa bella atmosfera si è ripetuta durante la serata di sabato, grazie a La Famille – gruppo trentino che con una base rap esplora diverse sonorità –, all’eccentricità di Deephno e della sua opera, alla fluidità e dinamicità dei toscani BNKR44, alla genuinità allegra e travolgente di Margherita Vicario e alla musica che abbraccia più generi di Venerus. 

Ma il meraviglioso rumore di Poplar non è stato solo musica. I pomeriggi del quartiere di Piedicastello sono, infatti, stati animati da una serie di incontri nell’ambito di Poplar Cult. Dal pomeriggio di giovedì a quello di sabato si sono susseguiti numerosi dibattiti e momenti di riflessione, i cui temi hanno spaziato dal razzismo all’ambiente, dalle questioni di genere al tema caldo della movida. È stato anche possibile porgere le proprie domande al sindaco di Trento Franco Ianeselli, al Rettore dell’Università di Trento Flavio Deflorian, ai membri della giunta comunale e dell’Università per confrontarsi e dialogare su temi centrali per la città.

Il meraviglioso rumore di Poplar ha quindi anche quest’anno animato e colorato la sua Trento, rendendoci entusiasti e già impazienti per la prossima edizione.

Cultura
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venerdì 29 Marzo 2024