Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

Per sempre, Robin Williams

Per sempre, Robin Williams

Volutamente decido di lasciar passare del tempo prima di scrivere di Robin Williams. Mi serve per raccogliere le idee, concentrarmi sui ricordi, rassegnarmi al fatto che non ci sia più.
Naturalmente non l’ho mai conosciuto − come avrei voluto − però ho visto tutti i suoi film, riso alle sue battute, apprezzato la sua arte, il suo essere artista e mai personaggio.
Robin Williams è stato un grande attore, istrionico, dalla fisicità dirompente e dall’incredibile espressività. Genio dell’improvvisazione, esordì artisticamente nei primi anni ’70 nelle famose stand-up comedy statunitensi, vere e proprie palestre della comicità, per trovare (nella tv prima e nel cinema poi) la definitiva consacrazione.
Per chi come me è cresciuto tra gli anni ’80 e ’90, il suo nome è indissolubilmente legato a personaggi incredibili e divertenti come, nell’ordine: Peter Pan (Hook, 1991), Mrs. Doubtfire (film omonimo, 1993), Alan Parrish (Jumanji, 1995). Col tempo è stato naturale recuperare la visione delle pellicole più datate − e impegnate − come Good Morning, Vietnam (1987), La leggenda del Re pescatore (1991) e su tutte L’attimo fuggente (1989) con il toccante discorso del professor John Keating − un’interpretazione che da sola vale una carriera.
Con il passare degli anni la sensibilità artistica di Williams si evolve tanto da spingerlo sempre più ad accettare ruoli in cui non debba essere solo la sua verve a caratterizzare il personaggio: pensiamo al bellissimo Will Hunting (1997, con questo film Williams vince l’Oscar come miglior attore non protagonista), al biografico Patch Adams (1998), all’onirico Al di là dei sogni (1998). Si dice che gli attori comici spesso siano i più adatti a interpretare ruoli drammatici e ciò trova conferma in One Hour Photo (2002), Insomnia (sempre 2002) e The Final Cut (2004), tre opere in cui Williams dipinge con straordinaria credibilità personaggi disturbati, pericolosi e ambigui. In ogni caso, la passione per la commedia leggera ha ugualmente modo di esprimersi sia in opere minori che in film commercialmente di successo come la trilogia di Una notte al museo, il cui ultimo episodio uscirà tra poco, purtroppo postumo.

Tornando alla cronaca, ciò che mi stupisce sempre in simili circostanze è l’assoluta incredulità delle persone (parenti e amici) che più di tutte avrebbero forse potuto notare i segni di un cedimento psicologico, tale da condurre un uomo così amato e apprezzato a cercare l’isolamento per compiere un gesto tanto disperato come togliersi la vita. E allora viene da chiedersi quanto effimeri possano essere il successo, la popolarità e l’affermazione sociale di fronte alla ricerca di quel fragile equilibrio cui tutti per natura tendiamo ma che non tutti riusciamo a raggiungere. E fa male quando chi per mestiere offre sorrisi agli altri non è più in grado di regalarne uno a se stesso.

Cultura
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

  • Il #Moltiplicazionifestival 2022 ha avuto tra i suoi protagonisti i green content creator Alice P ...
  • Nel corso del #Moltiplicazionifestival è stato proiettato il documentario “PrimAscesa – la m ...
  • Tra gli eventi di apertura del Moltiplicazioni 2022, si è tenuto un dialogo d’ispirazione ince ...
  • Vi raccontiamo in quest'approfondimento l'incontro "Siamo Ovunque. Dialoghi ed esplorazioni sul m ...
  • La nostra redazione, lo scorso fine settimana, ha seguito il #moltiplicazionifestival di Rovereto ...
  • Puntuale come ogni anno, prima della fine dell’estate, anche nel 2022 è tornato Poplar Festiva ...

martedì 6 Giugno 2023