Paolini racconta Darwin tra scienza, storia e finzione

La stagione di prosa del Centro Servizi Culturali Santa Chiara prosegue con la collaborazione tra due nomi di rilievo del panorama teatrale: il drammaturgo italiano Marco Paolini e il pluripremiato regista britannico Matthew Lenton.

Dopo essersi appassionato alla figura di Galileo Galilei, lo scrittore bellunese si lancia in un’altra sfida scientifica: affrontare niente meno che il teorico dell’evoluzione della specie. E non poteva esserci nulla di più ambizioso poiché, laddove per Galilei aveva potuto contare non solo su testimonianze storiche ma anche su testi, film e drammaturgia – si veda Bertolt Brecht -, tutt’altra situazione presentava la figura di Charles Darwin. “Ho trovato scarsi esempi di riduzioni cinematografiche e poco o niente di teatrale. Inoltre, gli avversari di Galileo sono ben identificabili al di fuori di lui, mentre la vicenda di Darwin è più spigolosa, perché meno esplicitamente raccontabile come un conflitto… Per tutti questi fattori, avevo davvero voglia di parlarne in uno spettacolo”, spiega lo stesso Paolini.

Gli giungono però in aiuto due episodi realmente avvenuti a distanza di circa vent’anni l’uno dall’altro. Era il 2001 quando la biblioteca dell’Università di Cambridge si accorge della sparizione di due importantissimi volumetti: i taccuini di appunti alla base de L’origine della specie vergati dalla mano del grande naturalista britannico. Il furto verrà però segnalato ufficialmente solo nel 2021 e il giorno di Pasqua del 2022 una mano invisibile li rimetterà al loro posto.

Cosa è successo ai due manoscritti nell’arco di questi ventidue anni? Chi è il ladro gentiluomo alla base di questo furto con restituzione? Su queste domande Paolini inventa una vicenda narrata con i toni di una fiaba gialla moderna che ha per obiettivo la conoscenza del grande biologo inglese, proprio a partire dai due famigerati taccuini trafugati.

Prodotto da Piccolo Teatro di Milano, Teatro Stabile di Bolzano, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Vanishing Point, Jolefilm, in collaborazione con La Fabbrica del Mondo, Darwin, Nevada è ambientato nel 2023 proprio nella cittadina omonima dello stato che dà il titolo alla rappresentazione. In scena per l’intera durata dello spettacolo un Paolini in veste di narratore e ladro interagisce con il resto del cast come una presenza periferica ed invisibile che accompagna lo spettatore all’interno della storia come un novello Virgilio. Tutto ha inizio con la cancellazione del Burning Man Festival in Nevada a causa di una forte pioggia che ha trasformato il terreno desertico in un oceano di fango. Due ragazze, Sue Ellen e Sunny, riescono ad allontanarsi con il loro caravan ma lungo la strada, complice il buio, l’acqua e la scarsa visibilità, investono accidentalmente nientemeno che Darwin. Ma nulla è come sembra e presto dovranno lottare per sopravvivere.

Divertente e scanzonato ma allo stesso tempo profondo e riflessivo, Darwin, Nevada è un’opera di puro ingegno brillante che accomuna Paolini a Darwin per la capacità di partorire idee di kiwi. L’uccello, non il frutto.

Foto © MasiarPasquali

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mercoledì 2 Luglio 2025