“Non c’è più tempo” – Incontro al Teatro Cristallo con Luca Mercalli sul cambiamento climatico
Martedì 20 ottobre, al Teatro Cristallo di Bolzano, il climatologo ed esperto sul cambiamento climatico Luca Mercalli ha tenuto un incontro dal titolo eloquente: “Non c’è più tempo” – organizzato con la collaborazione di Caritas e Centro per la pace – per il ciclo Madre Terra. “Non c’è più tempo” è anche il titolo del suo ultimo libro, uscito di recente per Einaudi.
Mercalli è conosciuto dal grande pubblico non solo per la sua attività di autore ma anche per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva Rai Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio, e per i suoi articoli divulgativi apparsi su diversi giornali nazionali. Mercalli, che ha illustrato con dati e grafici le attuali condizioni ambientali del pianeta e i molti rischi che stiamo correndo, è stato anticipato da un intervento in video-diretta del presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, il quale ha illustrato l’impegno del governo provinciale nello sviluppo delle energie rinnovabili e nello sviluppo dell’edilizia eco-sostenibile.
Nell’incontro si è spaziato dalle intuizioni della prima pioniera dell’ambientalismo americano Rachel Carson all’attività dell’altoatesino Alexander Langer, dalla nascita dei vari protocolli e conferenze per il clima sottoscritti dai governi negli ultimi quarant’anni alla sfiducia negli esperti che spiegano il cambiamento climatico.
Il climatologo non ha solo mostrato i dati e le proiezioni che non fanno ben sperare riguardo all’aumento delle temperatura, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello dei mari e la sovrapproduzione di anidride carbonica causata dagli esseri umani e le loro attività ma ha perentoriamente affermato che “Bisogna rinunciare a qualcosa”. Per salvare il pianeta e mantenere stabile la sua temperatura a +2 gradi invece che avvicinarsi ai pericolosi +5 è necessario rinunciare ad almeno un’attività dannosa per l’ambiente su tre e una – almeno – risolverla con il progresso tecnologico. “La scienza è l’unica guida per le scelte opportune”, ha poi sottolineato Mercalli.
Alcuni dei temi più importanti non riguardano solo la prevenzione e l’attuazione di quelle policies atte a evitare i danni che devono ancora succedere: il limitare i danni che sono già in atto – come lo scioglimento del permafrost, ovvero quei pezzi del pianeta lastricati di ghiaccio che potrebbero fondere e liberare nell’atmosfera delle grandi quantità di metano – dovrebbe essere già nell’agenda.
Nell’epoca Antropocene, quel periodo geologico iniziato dal 1945 e caratterizzato dalla forte impronta trasformatrice degli esseri umani sulla Terra, gli allarmi e i moniti rispetto ai pericoli che corriamo non sono certo mancati, ma non sono stati spesso ascoltati: le estati diventano sempre più calde e tropicali e i ghiacciai piccoli spariscono ma le convenzioni e i protocolli non incidono.
Secondo Mercalli il cambiamento climatico andrebbe trattato con le stesse urgenza, attenzione e necessità di prevenzione con le quali si trattano la situazione mondiale provocata dall’arrivo del nuovo Coronavirus, prima che possa essere troppo tardi.
Daniel Valentini – Domenico Nunziata
Progetto COOLTour Bolzano
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martedì 21 Gennaio 2025