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Morbius: oltre il danno la beffa

L’idea di costruire franchise, intorno ai nomi più apprezzati nel mondo del cinema o della letteratura, sembrerebbe essere il chiodo fisso di chi ne possiede i diritti. Negli ultimi anni è stato un leitmotiv: personaggi presi, scomposti e serviti al pubblico in tutte le salse. Primi fra tutti i supereroi, più in voga e variegati che mai, grazie anche allo stratosferico successo dell’MCU, il Marvel Cinematic Universe, che attualmente può contare su quasi 40 film e oltre 30 serie.

Negli ultimi anni, il mondo dei cinecomic ha spalancato le porte a un nuovo universo cinematografico costruito intorno a Spiderman, targato Sony, ma direttamente connesso in più circostanze all’MCU. L’idea del progetto è quella di creare vari spin-off raccontando le storie dei numerosissimi villain contro cui Peter Parker si è scontrato tra le pagine degli albi Marvel.

Il voler proporre lungometraggi legati solo ai “cattivi” sembrava aver funzionato dopo i primi due lavori – con il caro Venom come protagonista –, entrambi erano stati dei campioni d’incassi al botteghino. Nel progetto creativo, lo step successivo è stato Morbius, diretto da Daniel Espinosa.

La prospettiva di avere un film su un antieroe così poco gettonato, con un attore del calibro di Jared Leto come protagonista, deve essere sembrata accattivante per molti, tanto da guadagnarsi – nel primo weekend al Box Office – una posizione da blockbuster. Dopo le prime proiezioni il trend è chiaramente calato, il crollo nel secondo weekend è stato del 74%: la vera natura del tutto è trapelata ai più che hanno preferito – saggiamente – evitare di andare al cinema.

La storia raccontata si distacca molto da quella originale del Dottor Michael Morbius, ma nonostante ciò non brilla comunque per originalità: sono tanti i cliché e gli elementi già visti in altri progetti dello stesso stampo. Quello che è andato oltre ogni aspettativa sono stati gli effetti speciali che, senza conoscerne l’anno di uscita, avrebbero potuto benissimo indurre uno spettatore a pensare che il film sia stato prodotto nei primi anni duemila.

Morbius è stato il flop peggiore, sul grande schermo, con un protagonista “rubato” alla Marvel, non solo per la scarsa affluenza in sala, quanto per la campagna di scherno subita online, visto che su Twitter, Instagram e Twitch nessuno sembrerebbe averne avuto pietà tra meme, battute e offese. La Sony deve però aver frainteso l’ironica richiesta di moltissimi di “portarlo ancora in sala”, perché a distanza di un mese – nella speranza di aumentare le cifre del primo tentativo – il film è stato proiettato nuovamente in mille sale americane, con tanto di un nuovo trailer, rilasciato ad hoc, e variazioni nelle scene post credit.  Il risultato è stato, ovviamente, un secondo fiasco.

La risposta di chi si era divertito incitando la Sony a proiettarlo di nuovo non è tardata ad arrivare, perché su Change.org, quelli che si sono firmati “fan dei film”, hanno dato il via a una petizione contenente il seguente messaggio: “Cara Sony, questo weekend gente da tutto il mondo ha avuto la possibilità di guardare di nuovo Morbius al cinema. È stata una grande opportunità, c’è solo un problema: eravamo tutti impegnati. Qualcuno aveva da lavarsi i capelli, altri da studiare e altri avevano già programmi. Vi preghiamo di non interpretarlo come disinteresse da parte nostra. Se doveste proiettare, ancora una volta, Morbius al cinema, ci saremo di sicuro. Salvo imprevisti”.

Tenendo conto del fatto che la raccolta firme ha toccato quota ventimila, non resta che sperare – per la Sony stessa – che non abbiano la brillante idea di proiettarlo di nuovo.

Cultura
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venerdì 9 Giugno 2023