Luciana Giacomelli racconta Fede Galizia, mirabile pittoressa
Il 24 ottobre si è conclusa la mostra Fede Galizia, mirabile pittoressa al Castello del Buonconsiglio a Trento, curata da Giovanni Agosti, Luciana Giacomelli e Jacopo Stoppa.
“Era da molto tempo che progettavamo un’esposizione dedicata a una donna e ci è sembrato il momento giusto, visto l’interesse generale per questo tema. Si dava poi il caso che Fede Galizia, seppur nata a Milano, avesse origini trentine, di cui andava fiera”, ci racconta Luciana Giacomelli.
Allestita all’interno del Magno Palazzo, la mostra raccoglieva opere sia di Fede, di cui si percepiva, in particolare, l’abilità nella realizzazione di ritratti e nella variazione di un tema – soprattutto nelle nature morte e nelle Giuditte – sia del padre, miniatore, incisore e creatore di apparati effimeri e costumi teatrali.
“Nunzio Galizia rappresentò una figura paterna atipica per il Cinquecento, poiché non si limitò a trasmettere alla figlia le proprie conoscenze artistiche – tra le quali una raffinata attenzione per i dettagli – ma la supportò nella sua carriera, firmando orgogliosamente assieme a lei una delle più interessanti opere esposte, il doppio ritratto di Margherita Candiani e del marito Jacopo Menochio. Scoprendo questa figura e la sua importanza ed influenza sulla produzione della figlia, ci è sembrato doveroso farla conoscere anche al pubblico.”
Il tutto era inserito in un apparato espositivo originale, a capsule tematiche, il cui progetto è stato ideato e realizzato dall’architetto/scenografa Margherita Palli e dalla sua allieva Alice De Bortoli. “L’allestimento è nato dall’esigenza di porre l’accento sulle opere esposte, tema che al Castello del Buonconsiglio si ripropone costantemente, vista la sua peculiarità di essere esso stesso una mostra a tutti gli effetti. Il rivestimento a superficie specchiata di queste isole aveva proprio il compito di evocare l’ambiente circostante senza permettere, però, di identificarlo chiaramente. Per il prossimo anno, invece, è prevista un’esposizione di opere del Settecento veneto in Trentino che ben si sposeranno con i dipinti dello stesso periodo presenti nel Castello.”
L’inaugurazione della mostra è coincisa con il pensionamento di Luciana Giacomelli, dopo una lunga e brillante carriera all’interno della Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento prima e presso il museo Castello del Buonconsiglio poi. “Il lavoro di curatrice non è semplice: comporta tutta una serie di responsabilità, a partire dalla ricerca del tema e delle opere da esporre, passando per la gestione dei permessi e dei prestiti, la sottoscrizione delle polizze assicurative, il coordinamento dell’allestimento e delle luci, la stesura all’arrivo e alla partenza delle schede di condizione conservativa dei dipinti, fino ad arrivare alla realizzazione del catalogo, curato in ogni sua parte, di cui per Fede Galizia, mirabile pittoressa io mi sono occupata della sezione riguardante Trento. Alla fine, però, la soddisfazione di poter inaugurare la mostra ripaga di tutte le fatiche. Io non mi posso lamentare: ho avuto la fortuna di poter svolgere un lavoro che mi è sempre piaciuto e di concluderlo nel migliore dei modi, con la complicità di un’artista donna, considerata una delle più grandi pittrici del Cinquecento!”
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lunedì 9 Dicembre 2024