La Magnifica Presenza di Ferzan Ozpetek a teatro

Dopo Mine Vaganti, visto al Teatro Sociale di Trento nella stagione 2022/2023, Ferzan Ozpetek prova a bissarne il successo adattando il suo capolavoro cinematografico del 2012: Magnifica Presenza.

Prodotto da Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo e Fondazione Teatro della Toscana, la trama vede protagonista un giovane attore, Pietro – Elio Germano nel film e Erik Tonelli qui -, appena trasferitosi a Roma in un appartamento in affitto, alla ricerca della fama e del coronamento di una presunta storia d’amore con un collega del quale si è completamente invaghito senza essere ricambiato. Dopo l’inevitabile fallimento sentimentale, la sua carriera attoriale sembra in procinto di decollare, grazie all’aiuto di un’inaspettata compagnia teatrale che, però, solo lui riesce a vedere e che ha preso possesso del suo alloggio molto prima che lui vi andasse ad abitare. Bizzarri, eccentrici e stravaganti questi fantasmi lo coinvolgeranno nella risoluzione del mistero della loro morte e allo stesso tempo lo salveranno da se stesso.

Lo spettacolo può contare su un cast di interpreti straordinari, a partire da Serra Yilmaz, immancabile attrice feticcio di Ozpetek, passando per il già citato Erik Tonelli, Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella, fino alla scoppiettante Tosca D’Aquino. Insieme danno vita a una commedia in bilico tra illusione e realtà, comicità e serietà, aspirazioni e cinismo, che incanta lo spettatore, come solo le migliori risate amare sanno fare. La leggerezza dei toni si mescola infatti alla profondità dei temi, trattati con garbo, eleganza e quel pizzico di swing che permea l’intera scenografia e i meravigliosi costumi.

«Lo spettacolo è un omaggio al teatro, ma soprattutto a tutti quegli esseri umani che non vediamo: i cosiddetti invisibili della nostra realtà”, spiega il regista, che dimostra nuovamente una maestria non indifferente nella trasposizione di una sua precedente opera cinematografica, coinvolgendo e convincendo il pubblico, grazie ad un impianto narrativo ben congegnato e che si presta alla resa sul palcoscenico.

E conclude: “Vorrei avere una vita costellata di fantasmi, magari li incontrassi davvero! A parte i fantasmi che rimangono dentro di noi, ma questo è un altro discorso… Con Magnifica Presenza volevo riuscire a dare al pubblico il senso del tempo per immagini, l’esistenza di coloro che sono visibili vicino ai non più visibili”. Missione compiuta.

 

Foto © Stefania Casellato

Cultura
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venerdì 11 Luglio 2025