Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

Il ritorno de “Il Piccolo Principe”

«È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante»

foto3     il ritorno del piccolo principe

Amatissimo in tutto il mondo e tradotto in più di 250 lingue. Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry è un capolavoro che ha resistito al tempo senza mai passare di moda.

Impossibile, forse ingiusto, relegarlo tra la letteratura per l’infanzia perché si rivolge anche ai bambini cresciuti e ormai diventati adulti. Una favola semplice, non banale, che spiega l’amore e l’amicizia a generazioni di lettori attraverso piccole grandi verità.

foto2

«Gli uomini» disse la volpe, «hanno dei fucili e cacciano. È  molto noioso! Allevano anche delle galline. È  il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?».
«No», disse il piccolo principe. «Cerco degli amici. Che cosa vuol dire “addomesticare”?» .
«È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…».
«Creare dei legami?» .
«Certo», disse la volpe. «Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo».
«Comincio a capire» disse il piccolo principe. «C’è un fiore… credo che mi abbia addomesticato…».

A distanza di 73 anni dalla pubblicazione del libro, è ora uscito al cinema un film d’animazione − diretto dal regista canadese (due volte premio Oscar) Mark Osborne. Dopo otto anni di lavoro, è stato ufficialmente presentato al Festival del Cinema di Cannes dove ha ricevuto il plauso della critica.

La vicenda si svolge ai giorni nostri. Protagonista è una ragazzina, eccellente nello studio e fin troppo matura per la sua età. La madre è una donna in carriera che le pianifica la vita nei minimi dettagli. Dopo il trasloco in un nuovo quartiere vicino ad una prestigiosa scuola, la ragazzina instaura un’amicizia molto speciale con il suo vicino di casa, un vecchio e bizzarro aviatore.

È lui a raccontarle di quando tempo addietro precipitò nel deserto del Sahara e incontrò un misterioso bambino proveniente dall’asteroide B 612. Attraverso il racconto delle avventure del Piccolo Principe, la ragazzina scopre il valore dell’amicizia e il potere dell’immaginazione. Si riappropria della propria infanzia e migliora il rapporto con la madre.

I celebri personaggi del libro − la pecora, la rosa, la volpe, il serpente, il vanitoso, l’uomo d’affari e il re − non mancano in questo film dove realtà e fantasia si confondono.

3 gli aspetti più convincenti della pellicola.

Innanzitutto, le diverse tecniche usate nella messa in scena: per la vita della ragazzina è stata scelta la computer grafica, mentre per quella del Piccolo Principe la stop motion per riprodurre fedelmente le illustrazioni originali del libro. Poi, la colonna sonora che porta la firma dell’illustre compositore tedesco Hans Zimmer, capo del dipartimento musicale della DreamWorks. Infine, gli attori − tra i quali Jeff Bridges e Toni Servillo − che hanno prestato la loro voce sia alla versione originale che a quella italiana.

Senza dubbio un bel omaggio all’opera dello scrittore ed aviatore francese. Raffinato e poetico, il film ha il pregio di attualizzare la favola del Piccolo Principe senza tradirne la magia. E di dimostrare come il suo messaggio sia universale e di inesauribile valore.

Cultura
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

  • Il #Moltiplicazionifestival 2022 ha avuto tra i suoi protagonisti i green content creator Alice P ...
  • Nel corso del #Moltiplicazionifestival è stato proiettato il documentario “PrimAscesa – la m ...
  • Tra gli eventi di apertura del Moltiplicazioni 2022, si è tenuto un dialogo d’ispirazione ince ...
  • Vi raccontiamo in quest'approfondimento l'incontro "Siamo Ovunque. Dialoghi ed esplorazioni sul m ...
  • La nostra redazione, lo scorso fine settimana, ha seguito il #moltiplicazionifestival di Rovereto ...
  • Puntuale come ogni anno, prima della fine dell’estate, anche nel 2022 è tornato Poplar Festiva ...

domenica 28 Maggio 2023