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Dimmi quanti libri leggi e ti dirò chi sei

Leggere. E chi ne ha il tempo? Magari le feste sono l’occasione giusta per riprendere una sana abitudine. Alcuni studi rilevano infatti che leggere per una decina di minuti al giorno abbassa i livelli di stress fino al 60%. Non ci credete? Pare che immergersi in un libro distragga la mente dalle preoccupazioni quotidiane, insegnando ad isolarci dalla realtà che ci circonda: provare per credere.

La ricerca viene dall’Università di Liverpool: prendendo in esame circa 4.000 adulti, in ognuno si è riscontrata una correlazione tra le abitudini di lettura e il livello di stress e depressione. Anche se i dati della ricerca sono di qualche anno fa, è interessante constatare come la scienza dia ragione ai lettori: questi ultimi infatti pare abbiano una maggiore stima di sé stessi, una maggiore capacità di reagire alle situazioni difficili, e una minore incidenza di casi di stress e depressione.

Ma non è tutto. Leggere permette di acquisire nuove conoscenze e competenze. Che cos’è, oggi, la vera ricchezza? Le informazioni. Lo si percepisce in ogni settore: possedere i dati di qualcuno, avere l’accesso a conoscenze specifiche ripaga, evidentemente anche in termini economici. Warren Buffet (imprenditore e investitore, quinto uomo più ricco al mondo), Bill Gates (fondatore di Microsoft) e Jeff Bezos (fondatore di Amazon, quarto uomo più ricco al mondo) leggono almeno due libri al mese. C’è bisogno di aggiungere altro?

Sulle performance italiane c’è margine di miglioramento: secondo i dati ISTAT, il 41,4% della popolazione di 6 anni e più ha letto almeno un libro nell’ultimo anno, dato in lieve aumento rispetto al 2019 (+3%). Ciò significa che quasi il 60% della popolazione legge meno di un libro all’anno, o nessuno.

Una frase di Gustave Flaubert esemplifica ciò che dovrebbe essere la lettura, un naturale accompagnamento alla vita, uno strumento indispensabile, un vantaggio potente, a disposizione di chiunque.

“Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere”.

 

Cultura
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giovedì 18 Aprile 2024