“Cammina, cammina”

Siamo sicuri di voler diventare grandi? Assolutamente sì! Con il libro Cammina, cammina (New Book, 2017), Lucia Coppola ci insegna che crescere significa affrontare i problemi migliorando sé stessi, imparando un mestiere e amando il mondo che ci circonda.

In dodici “storie della buonanotte”, l’autrice ci presenta dei protagonisti – principi, principesse, animaletti parlanti e creature incantate – che sembrano simili a quelli delle fiabe tradizionali, ma che invece vivono difficoltà attuali e molto vicine al mondo reale. Troviamo, ad esempio, una principessa in carne che non viene accettata dalla comunità perché mangia troppo; un principe bellissimo e apparentemente felice, ma insicuro di sé; un orco che si allontana dai suoi cari per trovare il suo posto nel mondo, e tanto altro ancora. Leggendo questi racconti, i bambini imparano molte cose, fra cui la necessità di avere degli obiettivi e l’importanza di uscire dalla propria comfort zone.

La necessità di avere degli obiettivi: la maggior parte dei protagonisti di queste storie sente il bisogno di migliorare la sua situazione attuale, sceglie autonomamente quale sarà il proprio destino e porta un cambiamento alla propria società. Ciò avviene solo dopo che i personaggi hanno vissuto un percorso di crescita personale e dopo aver imparato qualche attività costruttiva – come leggere, suonare o lavorare. A questo punto, capiscono cosa li rende davvero felici e, mettendo le loro competenze a disposizione della società, la migliorano e dimostrano a sé stessi e agli altri di essere diventati adulti.

Uscire dalla propria comfort zone: in tutto il libro vengono esaltate virtù quali l’intraprendenza e il coraggio di mettersi in discussione. Ogni personaggio – dai protagonisti, agli aiutanti, agli antagonisti – impara qualcosa dai cambiamenti: c’è chi trova lavoro dopo aver subito una maledizione, chi ritrova un buon rapporto con i familiari dopo aver cambiato casa e chi diventa buono dopo anni di cattiveria.

Con un linguaggio semplice, talvolta in rima, e tutt’altro che banale, l’autrice insegna ai bambini che “sbagliando, s’impara” e che, con la buona volontà, tutti possono riscattarsi da un’esperienza difficile.

In conclusione, questo libro intrattiene tutti: grandi e piccini, chi ha molto tempo libero e chi vuole staccare per qualche minuto dalla sua quotidianità. Ogni racconto dura poche pagine e questo facilita i bambini che possono leggerne la trama da cima a fondo, senza stancarsi e senza farsi sfuggire gli aspetti più importanti delle vicende. E a rendere il tutto ancora più divertente, ogni storia termina con un messaggio che – in forma di filastrocca – spiega lo scopo del racconto.

 

Cultura
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

lunedì 9 Dicembre 2024