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Alex e Emma e il potere del processo creativo

Alex e Emma, regia di Rob Reiner, è un film del 2003 interpretato da Luke Wilson e Kate Hudson. La trama vede come protagonista uno scrittore talentuoso intento alla stesura del suo secondo romanzo, dalla realizzazione del quale dipende la sua stessa vita: ha infatti contratto un debito con un gruppo malavitoso, in seguito ad un’ingente perdita di denaro alle corse dei cavalli.

In piena crisi creativa, senza più un computer – che gli è stato distrutto come stimolo dai suddetti criminali – per poter completare il lavoro nel mese accordatogli per evitare di essere defenestrato dal balcone del suo appartamento posto all’ultimo piano di un grattacielo, ingaggerà una dattilografa.

Neanche a dirlo, il primo incontro tra i due è un completo disastro, finché Emma, incuriosita suo malgrado dall’intelletto e dalla dialettica dell’autore, non si impietosisce e accetta l’incarico. Ora resta da superare solo un ultimo, piccolissimo ostacolo: il blocco creativo. Durante tutta la prima seduta di dattilografia, Alex comincia a dettare, per poi fermarsi, stracciare tutto ciò che è stato fatto fino a quel momento – non più di in un paio di frasi d’esordio alla storia perché “Tutti gli inizi migliori sono già stati presi!” – e ricominciare nuovamente da capo in un circolo vizioso. Nonostante l’apparente vicolo cieco, alla minaccia di Emma di andarsene e non tornare mai più, le parole sembrano improvvisamente fluire come un fiume in piena: “Adam Shipley non aveva rinunciato all’amore: l’arte era la sua amante”.

Mentre la trama narrata dalla voce di Alex inizia a delinearsi il regista immerge lo spettatore nei ruggenti anni Venti permeando la fotografia di una calda atmosfera color seppia. I personaggi che popolano il racconto sono trasposizioni immaginarie di persone realmente esistenti che ruotano intorno alla figura di Alex, protagonista della pellicola e del suo stesso prodotto creativo in un incastro tra cinema, letteratura, metacinema e metaletteratura.

Per il resto la trama contiene tutti gli spunti e i colpi di scena delle migliori commedie romantiche: dall’eroe impacciato ma a cui non si può non affezionarsi, al triangolo amoroso nel quale resta impigliato; dai giochi di potere dettati dal denaro ai sentimenti più puri e onesti; dalla donna crudele e opportunista in grado di affascinare e carpire il cuore della sua ignara vittima alla sua controparte positiva, la ragazza dolce e gentile che per lui prova un sentimento sincero ma non ricambiato.

In questo modo la storia d’amore che sta sbocciando tra gli Alex e Emma del presente inizia a germogliare anche tra i loro alter ego letterari, accompagnando lo spettatore a piccoli passi e a cambiamenti in corsa fino alla conclusione del romanzo e con esso del film. E seppure si possa prevedere un lieto fine, la trama così profondamente intrisa di processo creativo non può che coinvolgere e tenere avvinghiati perché, come afferma lo stesso Alex, “non so ancora come finirà, ma conosco i personaggi e sono loro a dirmi dove va la storia”.

Cultura
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venerdì 9 Giugno 2023