A Vanvera
Remiture
Ci sono momenti nella storia di una band in cui si ha la chiara sensazione di aver fatto qualcosa di bello e importante, non necessariamente per il mondo intero, ma almeno per se stessi. Non c’è nulla di più soddisfacente di fare ciò che si vuole, come si vuole e ottenere il risultato che si desidera.
L’emozione che ne deriva è tra le più forti e credo che questo abbiano provato i Remiture, giovane gruppo del Nord-Est d’Italia, una volta concluse le registrazioni di A Vanvera.
Uno splendido bricolage del miglior rock alternativo italiano degli ultimi dieci anni. C’è dentro un po’ di tutto: dalla furia cieca di band come i One Dimensional Man, alle melodie sghembe dei Verdena.
Alcuni pezzi erano già presenti nel precedente EP, Nel Posto del Cane, e sono stati ri-registrati con maggiore accuratezza e attenzione ai particolari sonori. A farla da padrone sono le chitarre, vere protagoniste del suono della band, e la voce particolarmente espressiva del cantante. I testi, infine, si alternato tra sarcasmo e cinica disillusione post-adolescenziale.
Certe opere non hanno tempo o età, la musica rimane su tutto mentre noi e il mondo inesorabilmente cambiamo.
Cultura
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domenica 8 Settembre 2024