77 million paintings for Besenello: l’omaggio di Brian Eno al Trentino

Etichettare un personaggio del calibro di Brian Eno? A conti fatti, non è cosa semplice. Classe 1948, questo artista proveniente dal Suffolk vanta una vivace carriera, sbocciata nei primi anni Settanta, assolutamente poliedrica.

I più lo conoscono in veste di musicista, compositore e produttore discografico. Già a partire dai primi periodi di attività Eno ha dimostrato una personalità curiosa, geniale e sempre attenta alle sperimentazioni in campo musicale. Sperimentazioni che, oltre a portarlo ad essere l’ inventore dell’ ambient music, lo hanno catapultato tra i più importanti musicisti moderni.

Durante la sua lunga e ricca esperienza musicale annovera una lunga serie di collaborazioni con artisti di primordine: l’indimenticabile David Bowie, Phil Collins e John Cale, David Byrne, Coldplay, il nostro Luciano Pavarotti e gli U2 per citarne solo alcuni.

La sua curiosità e voglia di sperimentare non è confinata solamente alla musica. Gli anni Ottanta lo hanno visto muovere  i primi passi anche nell’ambito dell’arte contemporanea, in particolare in quella visiva. La sua mission è sempre stata quella di arrivare ad una commistione tra i vari campi d’indagine della sua ricerca creativa. Come afferma lo stesso Eno: “Pittura e musica sono sempre state intrecciate per me. Ho iniziato a giocare con la luce come mezzo all’incirca nello stesso periodo in cui ho iniziato a suonare quando ero adolescente”.

Dal 19 agosto il nostro territorio ha il privilegio di ospitare una di queste sue indagini. Brian Eno for Trentino è un progetto concepito in due sezioni: una al Castello del Buonconsiglio dal titolo Audio Installation for Buonconsiglio e l’altra, 77 Millions painting for Beseno, a Castel Beseno.

Le mura medievali di quest’ultimo, al calar del sole, si trasformano in una sorta di tela su cui, per novanta minuti, quest’opera spettacolare, realizzata attraverso la proiezione di una combinazione di immagini in continua evoluzione e mai ripetute –  accompagnate da un sottofondo musicale ambient –  riesce a crea una sorta di “pittura di luce”. La  maestria con cui riesce a mescolare luci, musica e arte, creando un connubio unico, lo hanno confermato un artista di fama internazionale anche nel campo artistico.

Concepita come “musica visuale” grazie all’uso di un software generativo di immagini, 77 Million Paintings è nata dalla continua ricerca di Brian Eno sulla luce come mezzo artistico e dal suo desiderio di esplorare le nuove possibilità estetiche offerte dalla tecnologia sempre in evoluzione.

Creato inizialmente per portare l’arte sugli schermi televisivi e sui monitor  inutilizzati, il progetto, avviato nel 2006, si è evoluto per essere proposto come grandi installazioni nei musei e negli spazi pubblici di tutto il mondo.

I dipinti presentati sono generati da diapositive realizzate e a mano combinate casualmente dal computer mediante un software apposito. Questo, inoltre, elabora la musica che accompagna la proiezione nello stesso modo in cui sceglie la sequenza dei dipinti, cioè arbitrariamente, riuscendo così a formare un numero infinito di variazioni. Il risultato è che ogni spettatore avrà un’esperienza artistica assolutamente unica.

“Due idee mi hanno sempre attratto: quella di realizzare la musica come se si trattasse di un dipinto e quella di creare immagini come se fossero musica” (Brian Eno).

Cultura
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

sabato 27 Luglio 2024