20/05/2022, ho fatto un sogno
Sarà colpa del Whisky, o del fatto che sono un’ anima fragile, ma questa notte ho fatto un sogno che mi ha lasciato senza parole: stasera era il 20 maggio, non era certo una domenica lunatica, ma un venerdì qualunque; volavamo leggeri e liberi liberi all’interno di due bolle di sapone, intenzionati a scoprire cosa succede in città. Ad un certo punto ti ho detto “Brava Giulia, hai ragione tu”, non abbiamo più alibi per farci vincere da quella che tutti, buoni o cattivi, chiamano “la noia”. E così, dopo un po’ di deviazioni ci siamo diretti a sud. Cosa c’è là in fondo?, mi hai chiesto. Un palcoscenico gigantesco, che quindici anni fa non c’era. Siamo rimasti senza parole dinnanzi a tal visione. Qui si fa la storia, abbiamo sussurrato sottovoce: dobbiamo esserci ad ogni costo, anche se c’è chi dice no. Il komandante è arrivato in città e noi, ho pensato, siamo quassù, tra l’aquilone e queste dannate nuvole, e ci sembra di vivere una favola o un gran bel film. Dobbiamo tornare a terra – ti ho detto – non l’hai mica capito che non mi va di stare qui? La festa è laggiù! Come ogni volta tu eri perplessa, allora t’ho detto: siamo qui, facciamo un patto con riscatto e diamo un senso a questo sogno. Adesso ti prendo e ti porto via, non aver paura che qualcuno possa ridere di te…e se qualcosa va storto sai che ti dico? Schiacciamo il tasto rewind, troviamo uno stupido hotel e ci godiamo, alla fine basta poco, quella che sarà comunque una splendida giornata.
Trento, 20/05/2022
Cultura
Grande Federico, spettacolare, da fan di Vasco ho letto il tuo articolo con la pelle d’oca ad ogni frase!!!