Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.
Cookie utilizzati
Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.
Cookie tecnici necessari
Sempre attivi
I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.
Prima parte6
cm_cookie_cookie-wp
Verifica l'accettazione dei cookie.
PHPSESSID
Identifica la sessione dell’utente tramite un valore alfanumerico.
Questo articolo fa parte del laboratorio Scrittori di classe
Tra il racconto Sabina di Domenico Starnone (2006) e il romanzo La fiera della vanità di William Thackeray (1848) è possibile trovare degli elementi in comune, anche se sono stati scritti in tempi e luoghi molto distanti tra loro.
Il primo punto in comune è la scuola: nel racconto di Starnone si parla di una scuola superiore frequentata da una ragazza disabile, che si muove su una sedia a rotelle, dal carattere socievole, sveglio, sensibile, che aiuta le compagne e che cerca di farsi dei nuovi amici nonostante i suoi problemi; il romanzo di Thackeray inizia in un famoso collegio, quello di Chiswick Mall, che due ragazze, Amelia Sedley e Becky Sharp, stanno per lasciare perché hanno finito di studiare.
Queste scuole sono diverse perché appartenenti a paesi con tradizioni differenti: Italia e Inghilterra. Quella frequentata da Amelia e Becky è una scuola severa, dove la direttrice, Miss Barbara Pinkerton, fa delle preferenze tra le sue studentesse in base alla loro ricchezza o povertà. La scuola di Sabina è invece più aperta, infatti la ragazza quando ha bisogno di un aiuto riesce sempre a trovarlo tra le sue compagne e anche tra i professori.
In questi due libri è possibile fare un confronto tra due coppie di personaggi che hanno catturato la mia attenzione: la professoressa Passamaglia e Miss Pinkerton; il “teppista” Fidauro e Becky.
La professoressa Passamaglia è l’insegnante di lettere della scuola di Sabina e mi ha colpito per il suo atteggiamento spontaneo e sempre disponibile verso la ragazza. A differenza di altri, il suo aiuto è discreto, non dettato dalla pietà: tiene sempre d’occhio Sabina ma la lascia libera di fare le sue scelte, anche sbagliate. Ogni tanto è in ansia per la ragazza ma ha fiducia in lei e non vuole aiutarla se non ce n’è bisogno. Miss Pinkerton invece è una donna di comando, distante dalle sue allieve, severa e indifferente alle situazioni delicate di alcune delle sue studentesse. È molto legata alle apparenze, ama esibire amicizie importanti (ad esempio con il dottor Johnson e la signora Chapone) e si prende cura solo delle ragazze provenienti da famiglie benestanti.
Fidauro e Becky sono personaggi trasgressivi perché vanno contro le regole delle loro scuole: Fidauro è un teppista, eccessivo nel suo comportamento, capace però di rispettare e di aiutare Sabina; Becky, una delle due protagoniste, non vede l’ora di lasciare l’istituto e quando parte, in segno di disprezzo, butta via un dizionario che le era stato regalato dalla collaboratrice della Direttrice (di nascosto da quest’ultima, perché il premio era riservato alle sole studentesse ricche) per la fine degli studi. Sia Fidauro che Becky non vanno volentieri a scuola e solo fuori o comunque in altri contesti mostrano il lato migliore del loro carattere.
Per me la scuola dovrebbe essere tranquilla, ordinata, interessante e bella. Quando non capisco una cosa vorrei che i professori mi aiutassero a comprenderla, sia quando consegno i compiti sia durante le lezioni, dandomi fiducia e senza fare differenze tra noi studenti.
Twitter:
domenica 11 Giugno 2023