Visioni d’Europa: “La governance economica dell’UE al tempo del Next Generation Eu”

“La governance economica dell’Unione europea al tempo del Next Generation Eu” ha rappresentato il tema centrale del penultimo incontro del ciclo di webinar “Visioni d’Europa”, promosso dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e dall’ufficio Politiche giovanili del Comune di Trento. A discutere di politiche economiche europee, venerdì 2 ottobre, è stato l’economista Andrea Fracasso, direttore della scuola di Studi internazionali dell’Università di Trento e professore ordinario di Politica economica.

«Successivamente alla crisi del debito sovrano del 2007 – ha esordito Fracasso – la governance economica europea è andata incontro a grandi ripensamenti. Molte istituzioni sono state create ex novo e molte regole sono state modificate. Sicuramente si è avuta una stretta sulle politiche di bilancio dell’Unione che ha reso queste ultime più vincolanti per gli Stati, facendo molto discutere l’opinione pubblica».

Già a seguito dell’introduzione della moneta unica, l’Euro, molte erano state le preoccupazioni sorte all’interno dei Paesi europei. «Con una sola moneta e una sola banca centrale – ha spiegato il direttore – c’è l’eventualità che un Paese si trovi in difficoltà sul fronte del bilancio, ovvero che non riesca più a finanziare il proprio debito, e che costringa la Banca centrale europea a finanziarlo. Ma l’intervento della Bce potrebbe creare un surriscaldamento in tutti gli altri Paesi, e questo potrebbe portare a perdere il controllo dell’inflazione, per il quale invece la banca centrale stessa nasce. La seconda preoccupazione è legata al fatto che se i Paesi sapessero che, in caso di difficoltà, la banca centrale può intervenire per aiutarli, forse non farebbero gli sforzi necessari per cercare di tenere i conti in ordine».

Sono state quindi spiegate le ragioni che hanno portato l’Unione europea a spingere per una convergenza economica tra i Paesi ed stata inoltre sottolineata la delicatezza del tema degli “aiuti di Stato”. Il tutto per arrivare ai giorni nostri, a quel «piano per una ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa», il Next Generation Eu, che prevede un impegno di 750 miliardi di euro e che si affianca ad un potenziamento mirato del bilancio settennale dell’Unione europea per il periodo di programmazione 2021-2027. Quella appena iniziata, insomma, è «una partita molto delicata», come ha sottolineato lo stesso Fracasso, ancora tutta da giocare.

Il ciclo di webinar “Visioni d’Europa”, dedicati al passato, presente e futuro dell’UE – coordinati da Jacopo Nicolodi e realizzati da oltre una ventina di studenti – dopo aver raccolto in queste settimane numerose partecipazioni, si chiuderà martedì 6 ottobre, dalle 17 alle 19, con l’intervento del sociologo Stefano Allievi, che tratterà “La condizione demografico-sociale del mondo giovanile nell’UE. Immigrazione, emigrazione, istruzione, cultura e lavoro” (iscrizione al seguente indirizzo).

Nicola Pasuch

Attualità
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

lunedì 9 Dicembre 2024