TFF 2024 – Un’ora per acclimatarsi. Nuovi Montanari

Alla 72° edizione del Trento Film Festiva si è parlato nuovamente di montagna: una risorsa naturale che, in tutto il suo splendore, non è solamente un gradito dono della natura ma anche, talvolta, il valore aggiunto di un’attività redditizia. Amata, temuta, ma soprattutto ammirata dai più, la montagna negli ultimi anni sta acquisendo un ruolo sempre più fondamentale nella vita delle persone (in particolare nel nord-Italia). Non è sempre facile, però, capire a pieno ciò che si cela dietro il suo fascino che, nel bene e nel male, tanto dà e tanto toglie.

È da questi presupposti che sono partiti i relatori della conferenza Nuovi Montanari della rassegna Un’ora per acclimatarsi, tenutasi in Piazza Cesare Battisti il 26 aprile 2024. Sul palco, Luigi Dall’Armellina, Erica Balduzzi, Andrea Membretti e Luca Stefenelli si sono confrontati sui pro e sui contro di vivere in altura e sulle ragioni che spingono sempre più persone a preferire la montagna al paesaggio urbano, almeno per qualche mese all’anno.

Una delle domande che si sono posti gli oratori è stata “Cosa incentiva la gente a spostarsi in montagna?”. Apparentemente splendida, salutare e lontana dallo stress urbano e dalla cattiveria della società, in realtà essa cela non poche problematiche: dalla mancanza di servizi pubblici, all’instabilità economica dei locali, e la difficoltà – da parte della politica – di soddisfare le esigenze di tutti coloro che abitano sui monti.

Queste avversità, tuttavia, non hanno allentato lo sviluppo della categoria dei cosiddetti “nuovi montanari”: gente che, tra i 18 e i 34 anni, per svariati motivi, sceglie di allontanarsi dalle zone urbane per trasferirsi (o restare) in pianta stabile nelle cosiddette “terre alte”, portando un valore aggiunto a questo luogo e al loro stile di vita.

Tra i motivi emersi da diverse ricerche, gli oratori hanno riportato i cambiamenti climatici: le temperature che si innalzano e complicano la vita in città sono solo uno degli effetti di questo fenomeno che, costantemente e ininterrottamente, sta trasformando la nostra vita e quella dell’intero pianeta. Ne consegue che sempre più gente predilige la montagna come nuova meta turistica: un luogo lontano dallo smog, dallo stress e dal solito tran-tran urbano, che ci allontana da noi stessi e dalla natura.

I cosiddetti “nuovi montanari” non sono villeggianti che, un po’ per moda e un po’ per curiosità, vanno in montagna per farsi una vacanza. Sono, invece, gente locale: coloro che, anziché svolgere una vita tranquilla in città, preferiscono restare nelle cosiddette “terre alte”, avviando un turismo di nicchia e lavorando per “educare” i turisti alla montagna.

L’incontro si è chiuso con un pensiero proprio a loro e con l’auspicio che questa nuova tendenza lanciata a fin di bene non si trasformi in turismo di massa, che rischierebbe di danneggiare il panorama – per intanto ancora immacolato – delle catene montuose italiane.

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sabato 27 Luglio 2024