Opportunità di lavoro e giovani

Si prevede che nel prossimo quinquennio l’Italia avrà un fabbisogno occupazionale tra i 4,1 e i 4.5 milioni di lavoratori (dati forniti da Randstad). Di questi, tra 1,3 e 1,7 milioni determinati dalla componente di crescita economica. 2,8 milioni, invece, dalla necessità di sostituzione di personale in uscita per età pensionabile.

Tra i settori che più avranno bisogno di lavoratori:

-commercio e turismo con una domanda di 750-860mila lavoratori

-finanzia e consulenza con un fabbisogno tra i 490-547mila occupati

-formazione e cultura con 515-553mila occupati

-salute con un fabbisogno di 498-502mila lavoratori

-costruzioni e infrastrutture con 339-376mila occupati

A livello di professioni, figure e skill richieste dal mercato del lavoro, invece, il report stima che tra il 2022 e il 2026:

-dirigenti, professioni specialistiche e tecniche rappresenteranno un fabbisogno pari a quasi il 40% del totale del totale

-le competenze green (risparmio energetico e sostenibilità aziendale) saranno sempre più pervasive e richieste in tutti i settori

-le competenze digitali di base saranno sempre più rilevanti, con una richiesta compresa tra 2,1 e 2,3 milioni di occupati, mentre la domanda di figure professionali in possesso di almeno due competenze digitali di alto livello si attesterà tra 875mila e 960mila unità

Il mercato subisce evoluzioni e cambiamenti continui e perciò sarà indispensabile per i giovani una formazione che tenga conto di queste continue innovazioni.

Il 10 novembre si è celebrata la giornata internazionale degli stagisti, una ricorrenza nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le aziende sulla necessità di migliorare l’accesso dei più giovani alle opportunità di lavoro.

Lo stage è, infatti, per definizione, un percorso formativo in cui l’acquisizione di nuove conoscenze svolge un ruolo cruciale. Investendo nella formazione dei dipendenti, le aziende possono infatti sviluppare le competenze necessarie per affrontare le sfide del mercato e raggiungere i propri obiettivi aziendali. Questo però non avviene sempre, soprattutto per le figure in stage che coinvolgono spesso i più giovani.

“Spesso le aziende stentano ad offrire opportunità formative avanzate agli stagisti che vadano oltre quelle di base e obbligatorie per legge. Molte volte si tratta di problemi legati al budget, allocato l’anno precedente sulla base delle risorse esistenti in quel momento. Noi di GoodHabitz crediamo che lo sviluppo personale debba essere accessibile a tutti per questo abbiamo deciso di adottare un modello di business che lasci libero il team HR di fornire i nostri corsi a tutte le nuove risorse senza incorrere in costi aggiuntivi. Il successo di un’azienda dipende dal talento di tutti i suoi membri e investire nelle competenze (trasversali e non) dei giovani è un passo fondamentale per garantire un futuro solido”, afferma Paolo Carnovale, Country Director di GoodHabitz, la piattaforma internazionale che promuove la formazione continua come buona abitudine.

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mercoledì 22 Gennaio 2025