Moltiplicazioni Festival 2023. Comunità energetiche. Cosa sono e come farne parte 

Alla quarta edizione del Moltiplicazioni Festival, tra giochi divulgativi per giovani e adulti e laboratori per bambini di tutte le età, si sono tenute diverse conferenze a tema ambiente.

All’incontro “Comunità energetiche. Cosa sono e come farne parte” –  moderato dal redattore di UnderTrenta Diego Morone – hanno partecipato Gianmarco Ragnolo (Energy Community Manager, EPQ del Gruppo Dolomiti Energia) e Filippo Segata (Project Manager e Responsabile Relazioni Clienti e Partner di Alpinvision).

Le comunità energetiche, sulle quali è in corso la stesura di un decreto e su cui non ci sono ancora direttive chiare, possono essere momentaneamente viste come un approccio innovativo all’energia rinnovabile che, servendosi di incentivi economici, permette di valorizzare il territorio in cui si trova la comunità che le sfrutta. L’innovazione principale consiste nel superare il tradizionale paradigma dell’energia, che distingue il produttore dal consumatore, unendoli in un unico ente giuridico e portando un vantaggio economico ad entrambi.

Dal punto di vista sociale, invece, tali comunità danno l’occasione a tutte le persone coinvolte di formare delle cooperative, creare relazioni e, al contempo, condividere un obiettivo economico vantaggioso per tutti.

Comunità energetiche: il potenziale economico

Nel corso della conferenza, gli ospiti hanno valorizzato i possibili vantaggi economici delle comunità energetiche, che variano a seconda delle esigenze degli enti coinvolti e del territorio di riferimento. Il loro scopo non è il classico “risparmio sulle bollette”, ma è quello di perseguire un beneficio economico sul lungo periodo, usando le risorse disponibili per valorizzare il territorio, in modo che tutte le persone coinvolte ottengano un vantaggio economico sul lungo periodo.

Gli incentivi – spiega Filippo Segata – potrebbero essere destinati, ad esempio, al sostenimento delle spese dell’ente che sta alla base della comunità energetica. In base allo statuto dell’ente, poi, possono esserci accordi su come essi vadano utilizzati.

Agenda 2030: che ne sarà dell’ambiente

Essendo un canale per la creazione di nuovi impianti, infatti, le comunità energetiche possono contribuire al raggiungimento di diversi punti dell’Agenda 2030, come ad esempio il punto 9 (“Industrializzazione, infrastrutture e innovazione”) e il punto 11 (“Città e comunità devono diventare più sicure, sostenibili e inclusive”.

E come fanno? Grazie all’aggregazione dei servizi: le comunità energetiche sono lo strumento ideale per rendere il funzionamento della rete efficiente, economico ed ecologico. In poche parole, le complessità del funzionamento del sistema elettrico che, al momento, è adeguato alle nostre esigenze ma più complesso e costoso delle comunità energetiche in termini di gestione.

Articolo a cura di Diego Morone e Virginia Revolti.

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domenica 8 Dicembre 2024