Linkedin, sì o no?
Assolutamente sì, diciamolo subito.
I dati sono chiari e la fonte è we are social: al mondo siamo quasi 8 miliardi e più di 4 miliardi usano il cellulare. Ed è infatti qualcosa che, se manca, ci fa sentire totalmente nudi. Avete mai provato a stare senza telefono per un giorno? Mancano completamente le comunicazioni dall’esterno, non solo lavorative, ma anche famigliari. Una situazione a cui non siamo più abituati. Ma non finisce qui. 4 miliardi e 200 milioni usano attivamente i social media, che sono diventanti ormai i principali portatori di opportunità. Non solo lavorative, ma anche relazionali.
Pensiamo poi cosa farebbe oggi un’azienda senza il marketing digitale.
Un ulteriore dato: il 42,3% delle persone che utilizzano internet, lo fanno per lavoro.
Passiamo nello specifico all’Italia: quasi il 68% della popolazione è attiva sui social. Linkedin raccoglie circa 15 milioni di italiani, dai 22-24 anni e principalmente fino ai 55 anni.
Che cos’è Linkedin? È il primo social network, creato addirittura prima di Facebook, nel 2002 e lanciato nel 2003 da Reid Hoffman, ritenuto allora un visionario. L’obiettivo è sempre stato quello di connettere persone e aziende per il lavoro. Nel 2017 Microsoft comprò LinkedIn per più di 26 miliardi di dollari. Attualmente è diffuso in tutti i continenti e cresce alla velocità di 1 milione di utenti alla settimana.
Cosa possiamo fare con Linkedin? È il nostro curriculum, scriviamo cosa sappiamo fare, le esperienze lavorative che abbiamo avuto, in linea con gli obiettivi professionali che desideriamo raggiungere. Tutte queste informazioni vengono pubblicate in internet e indicizzate da Google, tramite la ricerca del nostro nome.
Linkedin è un’importante vetrina professionale. Non si pubblicano i propri stati d’animo, le proprie gite o le proprie fotografie. Linkedin premia la sostanza professionale della propria presenza online. L’utente infatti mette a disposizione le sue capacità ed il suo know-how per costruire relazioni tra professionisti ed alimentare così il proprio network.
Le aziende utilizzano Linkedin come strumento di ricerca di possibili candidati e anche per verificare la web reputation di un futuro dipendente o dirigente.
Linkedin richiede costanza, dedizione e valore, che l’utente deve saper dimostrare per avere in cambio visibilità nella rete.
I primi tre passi?
A) Crea il tuo profilo con accuratezza, come se ti stessi vestendo per andare ad un matrimonio. Metti la tua foto profilo in abiti adatti al contesto, inquadratura a mezzo busto. Scegli l’immagine di copertina in base a ciò che scriverai nella tua descrizione, se rappresenta qualcosa che professionalmente ti appassiona. Aggiungi poi qualche riga nell’apposita sezione spiegando precisamente chi sei, cosa fai, quali sono le tue capacità e/o ciò di cui attualmente ti occupi.
B) Crea la tua rete professionale, scegliendo il contatto unicamente di chi è interessante per te nel tuo mondo lavorativo. Se hai un amico che fa l’ingegnere e tu sei un giornalista sportivo, il vostro contatto su Linkedin non sarà necessario.
C) Pubblica dei contenuti, con cadenza sistematica, adatti ad una rete di professionisti che possa leggerli ed interessarsi a ciò che dici. Sii sempre moderato e garbato anche con chi inizia una discussione.
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mercoledì 19 Marzo 2025