Elezioni Studentesche 2022, parola ai candidati: Dipartimento di Ingengneria e Scienza dell’Informazione con Edoardo Meneghini (UNITiN) e Michele Minniti (UDU)
Per la nostra serie di interviste ai portavoce delle liste candidate alle Elezioni Studentesche dell’Università di Trento del 22 e 23 novembre, potete trovare di seguito un’intervista a Edoardo Meneghini (UNITiN) e Michele Minniti (UDU), candidati per il DISI.
Tra salto d’appello, questionari post esame e le mancate comunicazioni in inglese, cosa vorreste migliorare per un corretto funzionamento di esami e didattica?
E: Il punto principale parlando di didattica è l’applicazione della Carta dei Diritti e Doveri dello Studente. Vorremmo “sorvegliarla”, organizzando assemblee periodiche per valutare la qualità della didattica, analizzando le criticità per ragionare con la Commissione Paritetica, che è un anello di collegamento tra Consiglio di Dipartimento e studenti. I questionari post esame vengono trattati da altri con superficialità: quelli che abbiamo (pre-esame) sono richiesti dal Ministero e dall’AMBUR. Vogliamo introdurli anche dopo l’esame, se l’Università dovesse volerlo siamo disposti a lavorarci noi, proponendo che vengano somministrati ogni 6 mesi per tutti i corsi.
M: Il problema del DISI è che ci sono dei regolamenti dipartimentali in conflitto con le ultime misure prese circa il salto d’appello che hanno permesso al dipartimento – in maniera “legittima” – di utilizzare pratiche demodé. Si interfaccia alle comunicazioni in un certo modo: c’è da lavorare sull’inglese e qualche passo è stato già mosso, accogliendo studenti internazionali e ampliando il raggio di comunicazione. È un processo in divenire e dobbiamo contribuire.
I tirocini, come per il dipartimento di Giurisprudenza, sono una “puntata forte” delle due liste, come mai? C’è troppa distanza con il mondo del lavoro?
E: Con l’informatica è diverso, abbiamo opportunità lavorative ma è trovarne di “belle” il punto. Le opportunità ci sono ma a causa di un convoluto processo burocratico rimangono sommerse. Si parla di big come la Apple o la ricerca a Shangai, la richiesta deve arrivare agli interessati.
M: I tirocini sono una questione generale di dipartimento, nello specifico non ho avuto lamentele, riguarda più matematica e fisica. I professori sono abbastanza disponibili nell’accompagnare studenti in percorsi di ricerca che valgono come tirocini. Un problema del DISI è che i pochi prof hanno una quantità di studenti enorme, c’è uno sbilanciamento nelle richieste.
C’è qualcosa da migliorare nella didattica? Tenendo conto del rapporto studente-docente in dipartimento.
E: Bisogna continuare a registrare le lezioni e far sì che ci sia un archivio con le più recenti. I docenti hanno paura di veder le aule svuotarsi, ma non è così: è uno strumento integrativo. Siamo disposti ad attivare un sistema di assistenza (come i tutor d’aula) per i docenti che non dovessero riuscire. Gli stessi rappresentanti possono essere responsabile di creare questo archivio, che non sia limitato a chi è iscritto al corso di quello specifico anno accademico. Un supporto potrà essere dedicato anche agli studenti per il loro percorso negli esami.
M: Il rapporto studente docente è distaccato negli interessi: i docenti sono comunque molto disponibili, l’archivio di lezioni registrate presente ne è la dimostrazione. Su altri temi, come il salto d’appello e la didattica in triennale, si è ancora molto tradizionalisti: i professori hanno studiato con un metodo e lo propongono in classe. Sarebbe bello avere un archivio con le “migliori” lezioni selezionate più che tutte le registrazioni.
Attualità
Twitter:
mercoledì 13 Novembre 2024