Elezioni Studentesche 2022, parola ai candidati: Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazione Integrata con Enrica Brugnara (UNITiN) e Marisol Palomino Ramirez (UDU)
Per la nostra serie di interviste ai portavoce delle liste candidate alle Elezioni Studentesche dell’Università di Trento del 22 e 23 novembre, potete trovare di seguito un’intervista a Enrica Brugnara (C), all’ultimo anno di magistrale al CIBIO, e Marisol Palomino Ramirez (M), per UDU, all’ultimo anno della triennale, in lizza per il CIBIO.
Quali sono le vostre proposte per revitalizzare il clima del CIBIO?
E: Il dipartimento organizza già conferenze ma vengono pubblicizzate principalmente allo staff. Per dare più visibilità e organizzare eventi bisognerebbe informare gli studenti per esempio tramite una newsletter contenente gli eventi più interessanti. Ci piacerebbe creare un clima di collaborazione con il corpo docente, che è generalmente focalizzato sulla ricerca, organizzando eventi e favorendo il networking, per rendere più partecipe lo studente nel dipartimento.
M: Abbiamo un dipartimento “piccolo”, è facile organizzare momenti di ritrovo. Da un anno abbiamo ripreso le grigliate di dipartimento, una per semestre. Vorremmo proporre una serie di seminari con un happy hour finale, con la possibilità di accedervi anche agli studenti del triennio. È difficile organizzare il tutto per una questione di spazi per via della struttura a Povo, ma ci proveremo. Un’idea era quella di fare una squadra del CIBIO per le facoltiadi: ottimo per conoscere anche gente delle magistrali e dottorandi.
Quali sono le vostre proposte per migliorare la struttura a Povo? Ci sono idee che vorreste prendere in considerazione?
E: Sono due le componenti più sentite: l’assenza di spazi per lo studio di gruppo e per il pranzo. Se ne parla da anni ma vorremmo recuperare e rimodulare proposte già fatte, adibendo spazi già presenti a sale più conviviali. Servono spazi collettivi per i progetti e deve essere normalizzato mangiare il proprio pranzo in facoltà.
M: Come UDU abbiamo in mente migliore al Vietnam (parcheggio di Povo), implementando anche parcheggi per bici elettriche, con totem per le ricariche compreso. Vorremmo aggiungere prese per ogni aula e un’aula relax, sfruttando spazi inutilizzati. L’idea sarebbe di porvi divanetti e tavolini per mangiare, così da staccare la testa nelle pause e ripartire più carichi di prima. Bisogna attenzionare l’uso degli spazi non avendone molti.
Entrambe le liste hanno dei punti legati alle tesi, da dove nasce questa necessità e come è possibile risolvere?
E: La tesi è molto importante, specie quando sono sperimentali, cioè la messa in pratica della teoria, alla quale bisogna dare importanza. Ci sono miglioramenti che vorremmo portare soprattutto per una delle magistrali del CIBIO, computazionale, dove alla tesi non viene riconosciuta abbastanza importanza. Si potrebbe ragionare tra le parti interessate e pensare ad un aumento dei crediti associati al tirocinio (accoppiato in generale alla tesi). Vorremmo rendere stabile un evento in cui i laboratori del CIBIO possano presentarsi agli studenti della triennale, aiutandoli nella loro scelta.
M: Molti si sentono “abbandonati” arrivando alla tesi, che è la discussione di cosa si è fatto in laboratorio, ma i laboratori sono pieni. Come associazione proponiamo di rendere il tirocinio opzionale, così starà agli studenti, in base alle loro esigenze, la scelta di una tesi sperimentale (pratica) o compilativa (teorica). Privare gli studenti della possibilità di accedere ai laboratori è in ogni caso deleterio.
Quali sono le vostre priorità per il CIBIO come associazione?
E: La didattica, ridefinendo i corsi di matematica: è essenziale ma viene affrontata in maniera teorica quando – essendo un corso di biotecnologie – avremmo bisogno di una base di statistica, analisi di dati e corsi applicativi. Dovremmo saper applicare la teoria nei progetti di ricerca, è un argomento che interessa tutti e tre i corsi di studio, abbiamo iniziato a lavorarci ma dobbiamo continuare.
M: La mia priorità sono gli studenti, capirne e risolverne i problemi, ragionando sulle esigenze dei singoli. È possibile per noi visto il numero di iscritti e la disponibilità dei docenti. Ci sono regole ed è giusto rispettarle ma è anche giusto aiutare gli studenti. Nessuno all’università dovrebbe essere abbandonato a sé stesso.
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lunedì 11 Novembre 2024