Storie di giovani che cambiano le cose: lo Strike di Ludovica Serafini
Criminologia e ambiente, uno strano connubio? Forse, ma non per Ludovica Serafini, criminologa ambientale selezionata tra i dieci finalisti del bando Strike, iniziativa rivolta a tutti i giovani tra i 18 e i 35 anni che hanno voglia di condividere quel pezzo della loro storia che li ha visti conquistare un obiettivo, piccolo o grande che sia.
Originaria di Comano Terme, comune trentino adagiato nel verde delle valli Giudicarie esteriori, Ludovica, 28 anni, ha visto crescere con lei l’amore e l’attenzione per la natura. Amore e attenzione che, alla luce dell’urgente bisogno di cure che oggi più che mai caratterizza il Pianeta, sono diventati il cuore del suo percorso professionale. «Sentendo sempre più parlare di crisi ambientale e cambiamento climatico, ho deciso di specializzarmi all’Università di Bologna in criminologia ambientale, che è una criminologia un po’ diversa – specifica sorridendo Ludovica – rispetto alla classica di CSI e Criminal Minds». In sintesi, prevenzione e repressione di attività criminali connesse all’ambiente, un percorso di studi che, unito al desiderio di vedere il mondo, ha portato Ludovica ad intraprendere numerosi tirocini ed esperienze all’estero, preziose occasioni per toccare con mano quanto di bello c’è oltre la valle della sua infanzia. «Che è bellissima – puntualizza Ludovica con una nota di orgoglio nella voce – ma c’è così tanto altro da scoprire!». Studi, esperienze e scoperte, dunque, in vista di un obiettivo che oggi è diventato realtà. «Proprio alcuni mesi fa ho raggiunto il mio Strike: lavorare al Parlamento Europeo a Bruxelles, in cui seguo prevalentemente la Commissione per l’Ambiente. Qui mi occupo di tutte le questioni relative a Green Deal, economia circolare, biodiversità e così via».
Pur occupandosi a Bruxelles delle tematiche a lei care in una dimensione europea e internazionale, di recente si è fatta sentire in lei anche la voglia di dare il suo contributo anche là dove tutto ha avuto inizio, le valli Giudicarie esteriori. «Sentivo la mancanza di fare qualcosa a livello locale, qualcosa di tangibile, e come non farlo in una valle così bella come la mia? E proprio qui, assieme ad alcune associazioni di volontariato, vogliamo sviluppare in primavera il progetto “Judicaria Plogging”». Come suggerisce il nome, l’obiettivo principale del progetto consiste nell’organizzare passeggiate, durante le quali, armati di passione e tanta buona volontà, i partecipanti raccolgano i rifiuti che troppo spesso macchiano il nostro paesaggio. Ma non è tutto. «Un secondo obiettivo invece è rivolgersi ai giovani: l’istruzione cambia il mondo ed è per questo che vogliamo anche programmare attività formative sul territorio per riscoprire il territorio stesso». Preziosi momenti per vivere la comunità, dunque, e preservare il contesto in cui si muove, con una particolare attenzione all’inclusione dei giovani, anche e soprattutto in un momento difficile a causa della pandemia.
Un bell’esempio quello di Ludovica, che da Bruxelles ci ricorda che il mondo si cura un passo alla volta, tutti insieme, con concretezza e umiltà, partendo innanzitutto dalle piccole grandi azioni che ognuno di noi, ogni giorno, può scegliere di compiere per iniziare a fare la differenza.
“Strike” è promosso da Agenzia per la Famiglia, Natalità e Politiche Giovanili (APF) della Provincia Autonoma di Trento e Fondazione Demarchi in collaborazione con Cooperativa Mercurio e Smart. Tutti i video degli Striker sono disponibili sul sito www.strikestories.com.
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lunedì 10 Febbraio 2025