Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

L’Italia del dopoguerra attraverso gli occhi di Marcella Pedone

“Sono stata gentilmente relegata in periferia. Ma lì, così pochi lo sapevano, c’era la bellezza ad attendere gli esclusi”, racconta Marcella Pedone, classe 1919, nella sua autobiografia inedita. Questa frase ben riassume non solo le difficoltà riscontrate da una donna che ha scelto la professione di fotografa negli anni in cui il patriarcato era ancora forte, ma anche la sensibilità documentaristica con cui ha osservato il mondo che la circondava.

Relegata a lavorare in un ambito editoriale divulgativo a causa dell’inaccessibilità alle posizioni riservate ai colleghi di sesso maschile (ad esempio il mondo pubblicitario), per più di cinquant’anni Pedone ha viaggiato lungo la nostra penisola sulla sua roulotte Cita, un vero e proprio studio fotografico itinerante, creando un archivio storico di immagini che documentano il passaggio dell’Italia da paese rurale ad industriale.

Nata a Roma da famiglia toscana ma milanese di adozione, nel 2017 ha donato la sua collezione di immagini al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. Al suo interno conta circa 170.000 scatti, oltre ad alcuni pezzi delle sue attrezzature professionali, tra cui la macchina fotografica Rolleiflex datata 1951.

Lei stessa racconta di essersi sempre procurata l’attrezzatura migliore, sia per una questione qualitativa che per il prestigio professionale ad essa collegato. Negli anni Settanta l’acquisto del set Hasselbland (sempre donato al museo) le comportò una spesa di 35 milioni di lire, l’equivalente odierno di 350.000 euro.

Marcella Pedone è stata la prima fotografa freelance donna in Italia. I suoi scatti parlano di vita. Quella che si può trovare nella natura, nella società, nelle tradizioni e nel continuo cambiamento. Grazie all’attenzione etnografica con cui ha osservato le realtà rurali, montane e insulari del nostro Paese, le usanze di un tempo resteranno per sempre immortalate, a testimonianza di un pezzo di storia che non c’è più. Della natura sembra cogliere la bellezza e la vitalità tanto quanto gli interventi apportati dall’uomo: l’urbanizzazione e la cementificazione. Il mondo che cambia per adattarsi a nuove esigenze.

Nel documentare il lavoro, soprattutto quello artigiano, arriva a creare dei reportage, nei quali sottolinea le componenti della fatica e dell’abilità manuale, senza mai dimenticare la composizione formale. Nei suoi scatti anche l’impiego più umile assume infatti una dignità e una sublimazione estetica.

“L’avventurosa caccia all’immagine significativa è per caratteri forti”, afferma, sempre nella sua autobiografia inedita. Ora ultracentenaria, ha dimostrato che la forza non è sicuramente una dote di cui sia sprovvista.

Approfondimenti
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

  • Il #Moltiplicazionifestival 2022 ha avuto tra i suoi protagonisti i green content creator Alice P ...
  • Nel corso del #Moltiplicazionifestival è stato proiettato il documentario “PrimAscesa – la m ...
  • Tra gli eventi di apertura del Moltiplicazioni 2022, si è tenuto un dialogo d’ispirazione ince ...
  • Vi raccontiamo in quest'approfondimento l'incontro "Siamo Ovunque. Dialoghi ed esplorazioni sul m ...
  • La nostra redazione, lo scorso fine settimana, ha seguito il #moltiplicazionifestival di Rovereto ...
  • Puntuale come ogni anno, prima della fine dell’estate, anche nel 2022 è tornato Poplar Festiva ...

sabato 27 Maggio 2023