Letture sostenibili: carta o digitale?
Forse qualcuno ricorda ancora le bollenti battaglie ideologiche di qualche anno fa. La rapida diffusione degli ebook, nati da poco, e l’entusiastica accoglienza che una buona parte di lettori gli riservavano aveva allarmato molti “feticisti” della carta – golosi lettori di stampo classico romanticamente legati all’oggetto libro, da leggere, toccare, annusare, amare e, infine, riporre sull’apposito scaffale in salotto –, preoccupati che questi asettici libri senza corpo potessero di colpo spazzare via librerie, biblioteche e, in sintesi, tutto il loro mondo.
A distanza di qualche anno, oggi possiamo senza dubbio dire che ebook e libri di carta possono coesistere piuttosto pacificamente. Ogni giorno il lettore medio si sveglia con la serena consapevolezza di poter operare una scelta in libertà tra digitale e cartaceo. Una scelta che oggi si dovrebbe iniziare a fare tenendo conto non solo delle preferenze personali, ma anche di un altro fattore fondamentale: l’ambiente.
Tra un ebook e un libro cartaceo, quale impatta maggiormente e in modo negativo sull’ambiente? La riposta può apparire scontata: tutti sappiamo da dove deriva la carta e quindi siamo portati a dedurre che il digitale, che non prevede il taglio degli alberi, sia più sostenibile. Un punto all’ebook, parrebbe, ma la verità, tuttavia, è che per valutare l’impatto ambientale dei due supporti i fattori da tenere in conto sono anche altri. Premesso che a riguardo non sembra essere disponibile letteratura scientifica particolarmente recente, alcuni dati possono aiutare a mettere meglio a fuoco il problema.
Iniziando dal libro cartaceo, un rapporto – piuttosto datato ma comunque interessante – di The Green Press Initiative e The Book Industry Study Group (“Environmental Trends and Climate Impacts: Findings from the U.S. Book Industry”) sostiene che solo negli Stati Uniti, ogni anno, libri e riviste comportano l’abbattimento di 30 milioni di alberi. A questo dato, già di per sé sconcertate, vanno poi aggiunte l’anidride carbonica generata – attorno ai 7.5 kg per la produzione di un singolo volume secondo una stima della società americana Cleantech Group, senza contare l’impatto ambientale derivante dal trasporto e dalla distribuzione del libro una volta uscito dalla tipografia. C’è poi il consumo di acqua: si parte da 2 e si arriva a 13 litri per ogni foglio dato alle stampe. Le cose vanno meglio se si opta per la carta riciclata, che limita il numero di alberi abbattuti e il consumo di acqua, ma l’impatto ambientale rimane comunque.
Ed ecco i conti per gli ebook. Gli alberi possono tirare un sospiro di sollievo, e di certo non è poco, ma questo non significa ignorare il peso ambientale che comunque comportano la produzione e lo smaltimento degli ebook reader, nonché l’erogazione, seppur digitale, degli stessi ebook. Già dopo soli due anni dall’arrivo sul mercato del Kindle, famoso ebook reader di Amazon, uno studio, di nuovo di Cleantech, stimava che la realizzazione di uno solo di questi dispositivi comportava in media l’emissione di 168 kg di CO2, l’equivalente di circa 20 libri cartacei. Inoltre, il reader, seppur notoriamente piuttosto longevo, prima o poi diventerà un rifiuto elettronico (RAEE) che, tra plastica, alluminio e batterie al litio, sarà a dir poco impegnativo in termini di smaltimento. E la distribuzione degli ebook, infine, cosa comporta in termini ambientali? Niente tir o furgoni, fortunatamente, ma enormi server che comunque necessitano di tanta energia e che immettono nell’atmosfera tonnellate di CO2.
Tirando le somme, i pro e i contro, come abbiamo visto, ci sono da entrambe le parti e tracciare una linea netta che definisca quale delle due sia più sostenibile dell’altra è molto difficile. Dipende, in effetti, da quanto si legge. Contate le vostre letture annuali sulle dita di una mano? In questo caso meglio la carta perché compensare i costi ambientali di un ebook reader per voi diventerebbe davvero troppo arduo. Al contrario, leggete molto? 2-3 libri al mese o anche di più? In questo caso è più sostenibile scegliere gli ebook: in un tempo ragionevole compenserete l’anidride carbonica emessa per realizzare il vostro dispositivo e salverete centinaia di alberi. Infine, una terza via, probabilmente la migliore perché quella con il minore impatto. Smettere di leggere? Assolutamente no! Mi riferisco a lei, luogo affascinante che da secoli accompagna silenzioso l’umanità, con un bassissimo impatto ambientale e che per questo oggi andrebbe riscoperto: la biblioteca.
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giovedì 7 Novembre 2024