Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

Verso una nuova economia domestica

Imparare la sostenibilità e il risparmio

Il cucito, la cucina, la gestione della casa, l’educazione dei figli; questi sono solo alcuni degli argomenti che le nostre nonne trattavano a scuola nell’ora di Economia domestica. Questo era richiesto a una giovane fanciulla in età da marito, una donna che sarebbe diventata moglie prima e madre poi. Quando la donna divenne anche lavoratrice le cose iniziarono a cambiare e, a partire dagli anni Sessanta, parlare di economia domestica divenne quasi offensivo e la materia venne tolta dai curricula scolastici. Oggi, a cinquant’anni di distanza, le cose sembrano muoversi in una direzione ancora diversa: l’economia domestica torna, sia sul territorio con corsi organizzati da varie Istituzioni, sia sul web con blog e forum incentrati proprio sull’attività casalinga. Non si impara più a farcire il tacchino perfetto o ad attendere sorridenti il marito alla finestra, l’attenzione è volta a creare un atteggiamento sostenibile e anticrisi. La gestione della casa è attenta agli sprechi, indirizzata perciò verso il risparmio ma anche rivolta al rispetto per l’ambiente; si discute sull’uso di prodotti naturali o a chilometro zero, per un vantaggio proprio ma anche del territorio in cui si vive. Le nostre antenate si stupirebbero di trovare qualche maschietto e sicuramente avrebbero qualcosa da ridire visto che nessuno più si cura di avere il corredo inamidato o il servizio “buono”; ma sarebbero anche orgogliose di vedere riscoperti quei rimedi vecchi di cent’anni che aiutano a sopravvivere ai raffreddori invernali o rispolverate le macchine da cucire. Non tutto perciò è stato cancellato, alcuni saperi vengono recuperati mentre altri giudicati superati vengono sostituiti da un nuovo approccio più moderno dovuto naturalmente a nuove e diverse necessità: la perfezione e la forma sono rimpiazzati dal risparmio e dalla sostenibilità.

Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

sabato 23 Settembre 2023