Dono dunque Sono

Il Natale, festa che secondo la tradizione religiosa cristiana celebra e commemora la nascita di Gesù Cristo, un rito che ogni anno si rinnova portando con sé la magia del calore familiare e la speranza di un futuro migliore, ci pone di fronte a domande importanti: cosa compro? Il mio regalo sarà adatto? Piacerà?
Nell’era del consumismo, l’uomo è abituato a comprare tutto, inclusi sogni e desideri, e il significato del dono assume una connotazione totalmente differente.
«Definiamo dono – dice Jacques T. Godbout – ogni prestazione di beni o servizi effettuata, senza garanzia di restituzione, al fine di creare alimentare o ricreare il legame sociale tra le persone.»
Il dono è libero. Non c’è nessun vincolo e nessun contratto che ci spinga a donare o a ricambiare e pertanto diventa non un obbligo ma una scelta.
Il dono è privo di garanzie di equivalenza e pertanto si discosta dal concetto dello scambio di merce.
Il dono implica reciprocità, divenendo un continuo dare e ricevere, mantenendo sempre vivo il rapporto tra le parti. Tra genitori e figli, tra amici, nella coppia si dona a volte di più di quanto si riceva, ma non per questo ci si sente creditori o debitori.
Il dono è spontaneo, molte volte slegato da eventi o situazioni.
Il dono non è necessariamente materiale e si può manifestare in un sorriso, un aiuto in casa, un consiglio, una pacca sulla spalla, una stretta di mano e così via, ma molto spesso siamo così legati alle cose da non vederlo, ricambiandolo con l’ingratitudine.
Il dono è il tempo che dedichiamo agli altri e a noi stessi.

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mercoledì 15 Gennaio 2025