La rivincita delle fifone
Elizabeth è una dei miliardari più giovani del mondo
Chi l’ha detto che la paura sia un limite? Lo dimostra la trentenne Elizabeth Holmes che ha fatto della sua fobia un mestiere. A soli diciannove anni l’americana decide di abbandonare il corso di studi universitari a Stanford e intraprendere una ricerca su ciò che la terrorizza da sempre: il sangue.
Escogitando un sistema capace di rendere indolore il prelievo, Elizabeth è riuscita a classificarsi al terzo posto tra i miliardari più giovani del mondo.
L’azienda di cui è socia al 50%, Theranos, vanta numeri eccezionali. Il valore sul mercato ammonta a 9 milioni di dollari e può contare sul supporto di 500 dipendenti.
L’idea della Holmes ha dato vita a un metodo semplice ed efficace che sostituisce l’utilizzo dell’ago tradizionale con un lieve foro praticato sul dito della mano. La ridotta quantità di sangue prelevata è trasferita in uno strumento di piccolissime dimensioni, il nanotainer, che ne permette la conservazione. Entro quattro ore dal prelievo è possibile conoscere i risultati delle analisi rivolgendosi direttamente al proprio farmacista di fiducia che, a tutti gli effetti, può mettere a disposizione dei clienti il servizio in questione. Il sistema, adatto a chi non sopporta il fastidio provocato dalla vista e dal contatto con l’ago, favorisce un’organizzazione più snella e immediata eliminando le scomode file dal medico o dal laboratorio analisi.
Ancora una volta a farla da padrona è l’ingegno. Un altro esempio di come non sempre sia sufficiente una laurea per raggiungere un risultato. Bisogna crederci e bisogna anche essere ascoltati.
Lungi da me minimizzare l’importanza dell’istruzione. Semplicemente vorrei far notare a tutti quegli imprenditori che decidono di assumere giovani per un lavoro sottopagato, a tutti coloro che con prepotenza sfruttano le risorse umane soltanto per generare nuovo profitto senza riconoscere il merito di chi è stato loro molto più che utile, a chi non investe nel capitale umano e non crede che il successo nasca da una un’idea, che noi ce la faremo. Comunque.
Approfondimenti
Ciao Mattia, ti ringrazio del commento! Entrambi giovani ed originali. Aveva ragione Seneca quando diceva che la fortuna non esiste. Esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione.
Ciao Carola,
bell’articolo, complimenti.
La signorina Holmes ha avuto un ‘idea veramente geniale; si può dire che è la “Zuckemberg” al femminile.