La Brexit e il futuro dell’Unione europea: what’s next?
La seconda tappa del ciclo di webinar “Visioni d’Europa. Sulle tracce dei Padri fondatori dell’UE”, organizzato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi in collaborazione con l’Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Trento, ha affrontato il tema brexit, analizzando le sue cause e le possibili conseguenze future.
Il relatore dell’incontro Mark Gilbert – presentato dalle studentesse Martina e Angelica, giovani partecipanti al progetto – è professore in History and International Studies alla SAIS Europe e autore di varie pubblicazioni tra cui “European Integration: A Concise History” e “Cold War Europe: The Politics of a Contested Continent”.
L’incipit dell’intervento è stato dedicato ad una miglior comprensione della Brexit – fenomeno che ha avuto un impatto sulla politica britannica come nessun altro avvenimento nella sua storia – per la quale risulta fondamentale conoscere i processi storici e i pensieri politici che hanno spinto i britannici ad entrare e poi uscire dall’Unione Europea.
A seguito delle iniziali precisazioni, Gilbert ha proseguito mettendo a fuoco ulteriori aspetti storico/culturali, dedicandosi ai “ritratti” dei vari politici che hanno portato avanti questa campagna anti-europeista, detti “euroscettici”. Tra questi figura Enoch Powell, considerato dagli storici il più importante politico conservatore nella storia inglese, il cui pensiero verrà in seguito abbracciato dai suoi futuri colleghi tra cui l’attuale primo ministro inglese Boris Johnson. Un altro nome fondamentale è quello di Douglas Jay, politico conservatore noto per il libro “After the common market”, nel quale illustra motivi per cui la Gran Bretagna non dovrebbe entrare nell’Unione Europea. Quegli stessi motivi saranno anche fonte di spunto per la campagna di sponsorizzazione dell’uscita dall’UE, cinquant’anni dopo.
Prima di affrontare la fondamentale discussione relativa alle conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, il relatore ha analizzato il risultato del referendum, facendo notare, mediante l’utilizzo di una cartina, che le grandi città (Londra, Manchester, Brighton), la Scozia, le regioni più esterne del Galles e l’Irlanda del Nord hanno votato in direzione europeista, mentre i centri rurali inglesi in direzione opposta, appoggiando la Brexit. C’è stato inoltre spazio per una precisazione demografica: tendenzialmente le persone più anziane e meno istruite hanno votato per l’uscita dall’UE, mentre l’astensione giovanile dal voto è stata elevata. La conseguenza? Con un piccolo scarto di voti il paese ha scelto l’uscita dall’Unione Europea.
In conclusione c’è stato spazio per alcune riflessioni relative alle possibili conseguenze di tale decisione, con Gilbert che non ha nascosto il suo scetticismo relativo ad una futura riammissione della Gran Bretagna nell’Unione Europea.
Il prossimo appuntamento del ciclo di webinar, in programma venerdì 4 marzo alle ore 17, vedrà come protagonista la giurista Marta Fasan che affronterà il tema “L’influenza dei social network sul funzionamento delle democrazie europee: minacce e opportunità”.
Giulio Benedetti
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sabato 8 Febbraio 2025