Giovani e lavoro: sacrifici e perseveranza ripagano, l’esperienza di Stefano

Quanti hanno trovato lavoro nel settore per cui hanno studiato? Pochi. Ma quei pochi, come hanno fatto a raggiungere l’obiettivo? Come è stato il percorso? Oggi abbiamo intervistato Stefano Colorio, trentunenne solare e pieno di energia, che ha voluto raccontarci la sua storia.

Dopo aver provato il test di ingresso a medicina, senza un buon esito, ha deciso di intraprendere i suoi studi in medicina veterinaria a Parma, vista la sua passione per gli animali, in particolare per i gatti. Il percorso non è stato facile: il primo anno, per la paura di non essere all’altezza, Stefano stava per mollare ma grazie all’aiuto e al sostegno della sua famiglia non l’ha fatto. Cinque anni sembravano inizialmente un’eternità ma con il tempo ci si abitua ai ritmi e ai sacrifici.

Durante il percorso, Stefano ha scoperto che la Veterinaria non si occupa solo di cani, gatti o bovini da latte. Compito della Veterinaria è anche quello di assicurare ai consumatori alimenti (di origine animale) sani e sicuri ed è proprio questo l’ambito di cui si è appassionato. «Terminata l’università ho colto la palla al balzo e mi sono iscritto ad una scuola di specializzazione, nell’ambito, a Milano, che sarebbe iniziata nel giro di pochi mesi dalla mia laurea e dall’abilitazione alla professione. C’è da aggiungere inoltre, che mi ha appassionato nello specifico un settore di nicchia, come quello ittico, che all’intero di una branca poco conosciuta è ancor meno noto, ma comunque presente e rilevante!»

Il riadattamento alla nuova città – il capoluogo lombardo vanta il più grande mercato ittico italiano – ha significato per Stefano anche cogliere le occasioni che gli si presentavano, tra cui alcuni tirocini molto impegnativi, come ci spiega: «Il tirocinio, come ben si sa, non è un’attività remunerata, quindi il primo anno a Milano non sono stato capace di mantenermi. Ho sempre avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha sostenuto, sia emotivamente, che finanziariamente».

Non amando l’idea di essere totalmente dipendente dalla famiglia a 25 anni, Stefano ha deciso di cercare un lavoro e, dopo aver inviato la propria candidatura ad una grande multinazionale che si occupa anche di animali dal punto di vista alimentare, è stato assunto come stagista. «Dopo l’esperienza di stage, durata solo 6 mesi sfortunatamente, sono dovuto tornare momentaneamente a Trento, nella pausa tra il secondo ed il terzo (e ultimo) anno di specializzazione».

Ma Stefano, con la sua energia e determinazione, ha continuato a cercare lavoro e, dopo aver inviato diverse candidature, ha iniziato un percorso in una grande catena di supermercati, nell’ambito delle analisi di laboratorio sui prodotti lavorati e distribuiti, occupandosi dell’assicurazione qualità nello stabilimento­: «È così che mi sono trasferito, all’inizio del mio 3° anno di specializzazione, a Novara, non distante da Milano, per iniziare una nuova avventura lavorativa e per ultimare l’avventura accademica della specializzazione». La determinazione ha spinto Stefano a non mollare, a cercare occupazioni che potessero dargli esperienza, anche se scarsamente retribuite, dal momento che era forte la volontà di non deludere nessuno, in particolare sé stesso, dopo tutti i sacrifici fatti.

Ora Stefano lavora da 3 anni presso un istituto, in provincia di Bolzano, pur vivendo a Rovereto, dove si è trasferito per amore. L’istituto si occupa di Sanità animale e di sicurezza alimentare (legata sia agli alimenti di origine animale che agli alimenti per animali) e molto di ricerca, applicata alla sanità ed al benessere degli animali, ma anche delle persone. «Fino ad un mese fa ho lavorato con contratto di borsa di studio, ma recentemente ho avuto la fortuna di vincere un concorso, che mi ha consentito di raggiungere una sicurezza a cui ho sempre ambito da quando ho iniziato a lavorare, quella del posto fisso (che oggigiorno sembra un’utopia). Sono felicissimo dei risultati raggiunti, insperati fino a poco tempo fa. Sono molto lieto di ciò e consapevole di essere stato fortunato!». La pazienza è la virtù dei forti!

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domenica 8 Dicembre 2024