Giovani e lavoro: Mirko Podda racconta “Quotalo.it”

Essere imprenditori al giorno d’oggi è «sintomo di sacrificio, determinazione e coraggio». Così, Mirko Podda inizia a raccontarci racconta cosa significa per lui essere imprenditore in un’era in cui la tecnologia si fa spazio e siamo tutti in cerca di servizi immediati a portata di click.

Trentasettenne di Milano, laureato in marketing alla Bicocca, ha ideato il sito quotalo.it, un marketplace di servizi professionali che sfrutta il canale digitale per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di servizi tradizionali relativi all’ambito della casa e della famiglia.

«Il nostro obiettivo è mettere in contatto chi cerca un servizio professionale con i giusti professionisti e aziende che possono risolvere le molteplici necessità di clienti privati, nel tempo più rapido possibile». Un’idea decisamente interessante, considerando la mancanza di tempo e la frenesia che porta le persone a frequenti ricerche sul web per trovare immediate risposte.

L’idea è nata quando anni fa lavorava in una società di gestione immobiliare e una delle problematiche da risolvere era la ricerca continua di artigiani e manutentori: ha quindi pensato di semplificare questo processo di ricerca, ampliando il campo d’azione anche ad altri settori legati al mondo della casa e della famiglia.

«Ho sempre avuto uno spirito imprenditoriale. Negli anni ho avuto diverse esperienze anche da dipendente e devo dire che mi sono servite per confrontarmi con il mondo del lavoro, sia all’interno di organizzazioni molto strutturate ma anche in realtà più piccole che mi hanno consentito di capire meglio le mie ambizioni e le mie propensioni professionali». Il racconto di Mirko ci porta a comprendere quanto sia importante l’esperienza per trovare la propria strada, adattandosi alle situazioni e agli ambienti di lavoro.

Ma cosa lo ha spinto a mettersi “in proprio”? «Il non essere ascoltato. Sono sempre stato una persona propositiva e ci tenevo a far sentire la mia opinione, che però ovviamente non sempre viene presa in considerazione quando lavori in attività altrui».

Certo è che essere imprenditori comporta una serie di sacrifici non da poco: «Per diversi anni ho dormito poco e ho fatto molti sacrifici. Ho fatto qualsiasi tipo di lavoro mentre studiavo all’università, poi mentre avviavo il mio progetto ho svolto diverse professioni che mi consentissero di essere indipendente. Non è stato semplice. Talvolta è la tua famiglia a non capire i tuoi sacrifici, talvolta sono i tuoi amici che non comprendono il tuo no ad una serata in discoteca».

Decisamente uno degli aspetti che Mirko ritiene molto importante è riuscire a trovare le persone giuste con cui lavorare: quando valuta un’assunzione valorizza la motivazione e la voglia di fare, oltre alla voglia di imparare, dal momento che si tratta di un settore in continua evoluzione.

Ad un giovane desideroso di aprire una nuova attività consiglia, oltre ad una buona dose di determinazione e pazienza, di «analizzare profondamente il mercato in cui ci si vuole lanciare e di ascoltare i potenziali clienti, per comprendere eventuali criticità e controindicazioni direttamente da chi sarà il beneficiario del servizio/prodotto da lanciare. Spesso infatti si è convinti di aver avuto un’idea geniale ma senza riscontri diretti del mercato si può incorrere in grandi rischi. Il secondo consiglio è di valutare bene la sostenibilità economica dell’idea. Inoltre bisogna essere disposti ad innovare il proprio business model se questo non si dimostra sufficientemente scalabile e remunerativo nel medio termine».

Mirko decide dir concludere la nostra chiacchierata con una citazione di  Muhammed Ali: “Colui che non è abbastanza coraggioso da correre rischi non compirà nulla nella vita”, facendoci intendere quanto creda fortemente nell’energia del mondo giovanile, nella creatività e in quell’ “incoscienza” che porta a concepire idee originali e innovative, «anche se talvolta la poca esperienza porta ad essere poco concreti ed eccessivamente sognatori».

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lunedì 11 Novembre 2024