Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

Giovani e lavoro: Ibris, il coraggio di sperimentare

 

«Devi cercare di seguire le tue passioni. Solo così puoi crearti una strada. Molte volte te ne rendi conto solo in un secondo momento, come nel mio caso, perché sinceramente all’inizio non avrei mai pensato che questo percorso potesse soddisfarmi così tanto».

È il consiglio di Ibrahim Songne, proprietario di Ibris, frequentato locale di via Cavour specializzato in focacce genovesi, farinate di ceci e pizze in pala alla romana che ha aperto i battenti l’11 agosto del 2018. Ibrahim è originario del Burkina Faso, ha 28 anni e una formazione da autoriparatore e mai, prima di otto anni fa, avrebbe immaginato che la cucina potesse diventare la sua strada. «In fondo, anche il posto è un buco», sorride osservando l’entrata di Ibris. «Ma sta andando in maniera incredibile. Non me lo sarei mai aspettato, davvero».

Da dove nasce la tua passione per la cucina?

È nata improvvisamente, da autodidatta. Nel 2013, l’azienda dove lavoravo come autoriparatore è andata in fallimento e ho perso il lavoro, ma per fortuna ho conosciuto il proprietario del Sosi, che mi ha inserito come pasticcere. A forza di mangiare dolci, però, mi sono stancato, e mi sono innamorato dei salati. Soprattutto delle focacce genovesi, che a mio parere dovrebbero avere la stessa dignità della pizza e che invece, al di fuori di Genova, non sono tanto riconosciute nel loro valore.

Hai fatto dei corsi per imparare a preparare le focacce?

Sì. Sono andato a Genova, e quasi ogni anno ci ritorno per migliorarmi. Ma lì hanno solo quattro gusti per le focacce, mentre a me piace variare: ogni settimana creo un gusto di focaccia, farinata di ceci o pizza nuovo.

Da dove ti vengono le idee?

Anche bevendo un caffè. L’altro giorno ad esempio stavo assaggiando del the afgano, che è fatto con una menta spettacolare. Mi sono talmente innamorato che mi sono detto ‘Voglio creare una pizza con la menta’. E così è stato: ho preparato una pizza profumata, molto buona, che inserirò nel menù.

Qual è il prodotto che cucini più volentieri?

Mi diverto a preparare le pizze per via della farcitura. Farcire non significa semplicemente amalgamare i prodotti sulla pizza, ma vuol dire saper dare armonia alle materie prime, che devono dare qualità all’impasto. Quindi direi che il prodotto che cucino più volentieri è la pizza, ma solo perché è più laboriosa. Mi piace sperimentare. Questo vuol dire che se c’è più lavoro da fare sono più contento (ride).

Hai anche attivato tante iniziative solidali, come la “pizza sospesa”…

Sì. La pizza sospesa funziona così: il cliente firma lo scontrino e poi può vedere nelle storie Facebook e Instagram di Ibris a chi è andata quella pizza. Quando poi arriviamo a un importo di cento euro, ci organizziamo con Trentino Solidale, che arriva davanti al locale con il furgone, carica i prodotti caldi e li consegna a diverse famiglie in difficoltà. Sarebbe bello che altre realtà aderissero alla pizza sospesa: si eviterebbero così tanti sprechi di cibo, e le persone bisognose non sarebbero costrette a frugare nei bidoni della spazzatura.

Approfondimenti
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

  • Il #Moltiplicazionifestival 2022 ha avuto tra i suoi protagonisti i green content creator Alice P ...
  • Nel corso del #Moltiplicazionifestival è stato proiettato il documentario “PrimAscesa – la m ...
  • Tra gli eventi di apertura del Moltiplicazioni 2022, si è tenuto un dialogo d’ispirazione ince ...
  • Vi raccontiamo in quest'approfondimento l'incontro "Siamo Ovunque. Dialoghi ed esplorazioni sul m ...
  • La nostra redazione, lo scorso fine settimana, ha seguito il #moltiplicazionifestival di Rovereto ...
  • Puntuale come ogni anno, prima della fine dell’estate, anche nel 2022 è tornato Poplar Festiva ...

domenica 28 Maggio 2023