Giovani e lavoro: Damiano e il vino biologico di Maso Bergamini

Abbiamo incontrato Damiano Tomasi tra i filari di vite sulle alture collinari a nord di Trento, tra le frazioni di Cognola e Martignano, da dove si può godere di una splendida vista su tutta la Valle dell’Adige. È qui, immerso nella natura alle pendici del Monte Calisio, che si trova Maso Bergamini, l’azienda agricola biologica dal 1987 nelle mani della famiglia Tomasi.

Camminando tra i vigneti, Damiano ci racconta che Maso Bergamini è un’azienda vitivinicola che produce diverse tipologie di vino in maniera indipendente, ossia in prima persona dalla a – la coltivazione della vite – alla z – la vendita –, passando per la vendemmia (rigorosamente a mano), la vinificazione e l’imbottigliamento. La famiglia Tomasi, inoltre, ha trasformato la villa seicentesca a margine dei vigneti, già proprietà del Principe Vescovo, in un agriturismo per accogliere i turisti, ai quali si offrono degustazioni e assaggi, oltre a visite guidate per approfondire le fasi di trasformazione dell’uva in vino e le particolarità di allevamento delle viti.

Abbiamo chiesto al giovane qual è stato il percorso di studi che lo ha portato a lavorare nell’azienda di famiglia: «Concluso il Liceo Scientifico a Trento ho scelto di iscrivermi alla facoltà di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente a Padova, un’interfacoltà tra Agraria e Chimica che mi avrebbe assicurato delle basi solide per proseguire in azienda, nel caso avessi deciso di prendere questa direzione, ma anche di avere competenze per trovare lavoro in altri ambiti distanti dalla viticoltura». Conseguita la laurea triennale, Damiano ha cominciato a lavorare a tempo pieno nell’Azienda di famiglia e, poco dopo, si è iscritto al corso professionalizzante organizzato dalla fondazione Mach per ottenere il Brevetto Professionale per Imprenditore Agricolo. A tre anni dalla laurea si è quindi insediato in Azienda diventando Socio dell’attività: «La scelta di intraprendere la professione di Imprenditore Agricolo è quindi maturata nel tempo, nello specifico dopo la laurea».

Una curiosità ci sorge spontanea, quali sono i pro e i contro di lavorare con la propria famiglia? «È una sfida difficile ma appagante, il lavoro è entrato a far parte della nostra quotidianità e ci occupa la maggior parte del tempo. L’azienda è strutturata in maniera complessa, la maggior parte del lavoro è concentrato nel vigneto e successivamente in cantina per la vinificazione, poi viene dato spazio alle attività connesse di agriturismo e accoglienza».

Maso Bergamini è un’azienda biologica la cui produzione è quindi inserita nell’attualissimo tema della sostenibilità. Abbiamo chiesto a Damiano l’importanza di questo percorso: «La decisione di iniziare la conversione a metodo biologico è stata presa nel 1999, con la scelta di ICEA come organo certificatore (Istituto per la Certificazione Etica Ambientale, uno tra i più importanti organismi nel settore, ndr). Il vignaiolo che lavora con metodo biologico è conscio del fatto che in nome della sostenibilità ambientale, rinunciando quindi ad erbicidi e sostanze chimiche di sintesi, avrà un monte ore maggiore di lavoro e la sua coltura produrrà meno, a beneficio della biodiversità del vigneto».

Posti al centro sono una serie di valori, sui quali si basa il lavoro della famiglia Tomasi: «Crediamo che la certificazione biologica sia una garanzia per il consumatore finale oramai irrinunciabile, le molte ore di lavoro trovano un giusto appagamento nell’interesse e nella riconoscenza dei nostri clienti».

 

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sabato 7 Settembre 2024