Essere influencer: Ilaria Salzotto si racconta

Ilaria Salzotto è una ragazza sprintosa e solare originaria di Loreto di Fossano in provincia di Cuneo, la “Granda” del Piemonte. È cresciuta in una famiglia contadina da generazioni: terra, animali e tanta fatica. Lei però ha imboccato una strada… diversa. L’abbiamo incontrata e ce l’ha voluta raccontare.

Ilaria, come sei diventata una web influencer?

«Il mio percorso artistico inizia a 17 anni all’accademia dello spettacolo MoMa di Milano. Ho lavorato per molti anni come modella, arrivando persino alla finale di Miss Italia, a Salsomaggiore. Il mio obiettivo era però quello di dimostrare che Ilaria non era solo la Barbie bionda con gli occhi azzurri. Da ragazza, ho rinunciato a molte cose per studiare, fare corsi, leggere: la conoscenza per me è alla base di tutto. Sono diventata così una presentatrice, lavorando per quindici anni per l’emittente televisiva piemontese Telecupole. Avevo però bisogno di esprimermi maggiormente e dopo tanti anni quel posto era diventato “stretto”, senza possibilità di crescita professionale e personale. Ho cominciato così a preparare un “piano B”: avevo acquisito un seguito notevole sui social e così ho deciso di aprire il mio personale blog di cucina “In cucina con Ila.” Ricette veloci, alla portata di tutti e di tutte noi donne lavoratrici e mamme. Le persone hanno iniziato ad interagire, inviandomi ricette che poi io riproponevo. Ho deciso quindi di aprire una pagina Instagram e nell’arco di pochi mesi ho raggiunto i 20 mila followers.»

Qual è stata la tua “chiave” per arrivare a così tante persone?

«Mi viene difficile rispondere a questa domanda, però ho ragionato molto sul mio “caso”. Credo di aver trovato il modo giusto per mettere insieme le tante Ilaria che formano la mia persona: la mia pagina Instagram racchiude tutto ciò che sono. Oggi mi ritrovo ad avere giovanissime amanti della moda che mi seguono, famiglie, persone più anziane che hanno imparato ad usare i social, amanti di cucina, amanti della natura, appassionati di libri. Un popolo unito da un unico scopo: la condivisione. Io ogni giorno sono con loro, così come sono nella mia quotidianità. Ho scelto di non nascondermi dietro ad una maschera e credo sia il modo migliore per “stare insieme”. Parto sempre da una mia esperienza e solo dopo mi permetto di riproporla. Spesso rinuncio anche a lavori perché non fanno parte della mia filosofia di vita: voglio sempre essere sincera e cristallina.»

Tanti giovani vorrebbero diventare influencer…

«Sembra un lavoro facile… indubbiamente è uno dei “lavori del futuro”. Quando parlo con i più giovani, che spesso hanno tantissimi talenti, dico loro sempre che non basta avere tantissimi follower: conta l’empatia che instauri tra il mondo virtuale e quello reale. Followers è un nome tecnico ma dietro quel nome ci sono persone reali, tanti cuori. Io non ho mai amato troppo la tecnologia (pensate, amo la scrittura a mano) ma ho voluto aprire la mente e ho provato a portare il cuore in un sistema “freddo” ed a quanto pare ci sono riuscita. Lavoro ogni giorno con tanto impegno e pazienza perché, come si dice “tutto subito… poi finisce subito”, dedizione e tempo dedicato portano invece i risultati. Se dovessi dare un consiglio ai più giovani direi “Siate voi stessi, nulla di costruito, perché dentro di voi ci sono già le vostre infinite possibilità”.»

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domenica 8 Dicembre 2024