Bando generazioni 2021: “Una vita nuova”
I rifiuti, che a prima vista sembrano qualcosa di cui vogliamo liberarci, possono dar vita a dei capolavori di arte e bellezza. Con questa convinzione, Maria Vittoria Barrella e Renato Barrella, nell’ambito del “Bando generazioni 2021”, hanno portato avanti il progetto “Una vita nuova”, collaborando con l’Associazione culturale Lavisana, l’Ecomuseo Argentario, l’Associazione Alchemica e la compagnia teatrale “La Burrasca”.
In due weekend hanno organizzato una ripulitura dell’Avisio e dell’Orrido raccogliendo, assieme alla comunità, i rifiuti dispersi nell’ambiente. Successivamente, con il materiale recuperato, hanno creato diverse performance e installazioni visive. Ad affiancare le esibizioni artistiche e teatrali, due momenti di divulgazione hanno arricchito il progetto: la proiezione del documentario “Primascesa”, seguito dal dibattito con il pubblico, e la conferenza tenuta dalla Dottoressa Sofia Fedrigolli.
Nel descrivere l’organizzazione di questo progetto, Renato e Maria Vittoria hanno spiegato che il loro scopo non era tanto indottrinare il pubblico verso una determinata posizione sulla tematica dei rifiuti, quanto piuttosto imparare qualcosa da esso, suscitando confronti e dibattiti costruttivi.
“Il nostro obiettivo” spiega Renato “era quello di creare momenti conviviali, sociali e proporre un prodotto di intrattenimento che favorisse il ragionamento senza indirizzare il pubblico verso una specifica visione del mondo”.
Questo si è reso evidente in più momenti del progetto: durante i dibattiti e le conferenze, i due giovani artisti si sono mostrati neutrali sulla gestione dei rifiuti, lasciando che la comunità si esprimesse liberamente a riguardo. Secondo questo principio, anche le loro performance teatrali suscitavano riflessioni e provocazioni sul significato del termine “rifiuto” e sul suo rapporto con la società, senza esprimere preferenze su come esso vada amministrato.
Ne è emerso che, per valorizzare il rifiuto, è necessario accettarne l’esistenza sia come “negazione” di qualcosa da parte degli altri che come “parte integrante dell’ecosistema”. Solo così si può capire quando conviene riutilizzare materiali duraturi nel tempo – come la plastica – e quando, invece, sono preferibili i materiali biodegradabili. Maria Vittoria, descrivendo i dibattiti, sottolinea che queste problematiche, affrontate anche in tutti i movimenti ambientalisti, “sono state discusse dalla comunità in modo vivo: solo, in questo caso, mettendo al centro del dibattito il rifiuto anziché il fiore”.
Infine, Renato e Maria Vittoria hanno messo in risalto l’importanza della componente teatrale, in cui la performance è solo uno degli aspetti che la caratterizzano e il cui merito va a tutti coloro che hanno contribuito a crearla. Hanno, inoltre, evidenziato che lavorare al progetto “Una vita nuova” ha dato loro l’opportunità di “stare in completo ascolto delle persone e dei loro punti di vista (a livello artistico, teatrale, musicale, scenografico)” e di capire come l’arte e l’idea scarto possano essere – in qualche modo – connesse, dando vita a qualcosa di straordinario.
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giovedì 7 Novembre 2024