A spasso nel magico mondo dei sogni

Il sonno ha da sempre un’enorme importanza per l’esistenza umana e rappresenta l’apice della capacità creativa del nostro cervello, al punto che quando si parla di mondo dei sogni si fa riferimento ad un luogo affascinante, ricco di magia e di infinite possibilità. Non stupisce allora ritrovare una figura mitologica in grado di controllare e guidare i nostri sogni in molte differenti culture del mondo.

Partendo dalla più vicina alla nostra sensibilità, incontriamo il dio greco Ipnos, figlio della notte Nyx; padre di tre figli tra cui Morfeo; e fratello gemello della morte Tanatos. Entrambi potevano agire su tutti gli essere viventi, con l’unica differenza che i poteri di Ipnos avevano effetto anche sulle divinità dell’Olimpo. Nel poema epico dell’Iliade addormentava persino il padre degli dei, Zeus, su richiesta della moglie Era, che poté così intervenire a favore degli Achei durante la guerra di Troia. I Romani ripresero questa figura, come molte altre, all’interno del loro pantheon, denominandola Somnus.

Spostandoci verso nord troviamo Caer Ibormeith, entità celtica soprannaturale di genere femminile, il cui canto melodioso era in grado di addormentare intere nazioni. Oltre a lei, ogni notte i bambini del Nord Europa ricevono la visita di Sandman, che con la sua sabbia magica regala loro sogni d’oro. Fra tutte le entità della notte è forse il più ambiguo e il più gettonato dalla letteratura, dalla cinematografia e dalla musica. Nel 1841 H. C. Andersen lo sceglie come protagonista di una sua fiaba con il nome di Ole Lukøje (Ole Chiudigliocchi). Nel romanzo gotico Der Sandmann del 1817 lo scrittore, compositore e pittore tedesco E. T. A. Hoffmann ci mostra il suo lato oscuro, descrivendolo come un essere malvagio che con la sua sabbia accecava i bambini che si rifiutavano di dormire e rubava loro i bulbi oculari per darli in pasto ai propri figli.

Anche i Metallica nella loro Enter Sandman lo descrivono più come un demone portatore di incubi che non come l’omino paffutello e bonario del film per famiglie Le cinque leggende. Le versioni forse più riuscite sono però quelle proposte dalla filastrocca di Gianni Rodari e dalla graphic novel di Neil Gaiman. Nella prima è un omino dispettoso ma bonario che guida i bambini nel mondo dei sogni, mentre nella seconda è la personificazione antropomorfa dai molti nomi dei sogni stessi.

Proseguendo il nostro viaggio, ci spostiamo in Oriente, dove tra le tre divinità maggiori della religione induista – rappresentanti la Creazione, la Conservazione e la Distruzione del mondo materiale – a Shiva viene attribuita la carica di Signore del Sonno, portatore di pace e quiete della mente. Lo stesso termine Shin in sanscrito significa infatti sonno.

Nelle tradizioni cinese e nipponica troviamo poi i Baku, creature soprannaturali dal corpo tozzo e dal grosso muso completo di zanne e corta proboscide, in grado di divorare gli incubi e con essi la sfortuna, al punto che la loro immagine viene spesso utilizzata per decorare le camere da letto.

Che abbia quindi un’accezione positiva o negativa, qualcosa di soprannaturale si aggira ogni notte nelle nostre stanze ovunque ci troviamo e veglia affinché i nostri sogni non siano mai privi di significato.

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sabato 27 Luglio 2024