Serie A: il focus della 30^giornata

“Chi ben comincia, è a metà dell’opera”. Capovolgete il paradigma e applicatelo all’annus horribilis del neopromosso Crotone. La sfida tra lo Spezia e gli uomini di Serse Cosmi è caldissima, con la squadra di Italiano intenzionata a mantenere le distanze di sicurezza dal terzultimo posto e i calabresi obbligati a vincere per tenere accesa l’oramai flebile fiammella di speranza di salvezza.

Italiano rimescola le carte proponendo un 4-3-3 con Provedel tra i pali, Erlic a dirigere il reparto arretrato e Nzolà punta centrale con Verde e Gyasi a supporto mentre Cosmi recupera in extremis Messias, schierato alle spalle di Ounas e Simy. I liguri puntano subito su una linea difensiva alta e sul costante tentativo di innescare gli esterni per aggredire la profondità: chiave tattica che viene subito disinnescata dal Crotone che, sfruttando proprio l’ampiezza tra i reparti avversari, riesce a rendersi pericoloso in due occasioni, prima con Benali e poi di testa con Ounas. Nonostante l’infortunio della colonna di centrocampo Benali – dopo un duro contrasto di gioco con Ismajli a 10 minuti dall’intervallo – i rossoblù riescono a mantenere il controllo del gioco e a passare meritatamente in vantaggio al 40′ con una splendida girata Koffi Djidji che scavalca Provedel, in quest’occasione spettatore non pagante. La prima frazione di gioco si chiude con un tentativo dalla distanza dello spezzino Pobega che finisce alto sulla traversa.

Nella ripresa Italiano fa accomodare in panchina Ricci e Gyasi, mandando in campo Sena e Farias per provare a rianimare un reparto avanzato non propriamente in giornata di grazia. Il copione della gara cambia e sono i padroni di casa a fare la partita, con il Crotone chiuso in modalità oplitica e pronto a ripartire. Ed è proprio in contropiede che gli ospiti rischiano, al 13′, di chiudere la gara con Reca che s’invola e serve al limite Simy, a cui solo un recupero chirurgico di Erlic nega la gioia del gol. Con qualche minuto di ritardo la legge del calcio colpisce inesorabilmente: è Verde a sfruttare una bella combinazione tra Ferrer e Marchizza e a segnare il pari, battendo un quasi incolpevole Cordaz.

Ed è qui che tutti si aspetterebbero un Crotone alle corde e uno Spezia arrembante: errore. Cosmi estrae dal cilindro il “coniglio” Zanellato che, al 33′, sforna l’assist d’oro per Simy che, con una zampata in area, trova il sedicesimo gol in stagione e porta di nuovo in vantaggio gli ospiti.

Il momento “sliding doors” arriva poco dopo: Luperto, innescato da Ounas, si ritrova a tu per tu con Provedel e, invece di chiudere la gara, si fa respingere un tiro a botta sicura. Che la sfortuna ci veda benissimo lo capisce qualche istante dopo anche Messias che, su punizione, sfiora nuovamente il 3-1.

Lo accennavamo prima, lo confermiamo ora: gol sbagliato – gol subito è sempre un evergreen. Ad un minuto dalla fine, infatti, i sogni di gloria di Cosmi s’infrangono: sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti una dormita difensiva propizia il pareggio di Maggiore che, trovatosi tutto solo davanti a Cordaz, lo trafigge firmando il 2-2.

Non è però finita. Che al peggio non c’è mai fine il Crotone lo comprende un paio di minuti più tardi: cross di Farias ed incornata di Ismajli che si stampa sulla traversa, palla sui piedi di Erlic che con un preciso tap-in firma la remuntada.

Aquilotti letteralmente in cielo a +10 dal terzultimo posto e Crotone immerso nel gelo piò profondo, dove il display segna -12: non gradi ma punti di distanza dalla salvezza, dove anche solo sperare diventa un’impresa.

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mercoledì 30 Aprile 2025