Tour de France Femmes, il sogno di Pauline Ferrand-Prevot
Se guardiamo le classifiche finali, il Tour de France maschile e il Tour de France femminile sono molto simili: ci sono stati un dominatore e una dominatrice (Tadej Pogačar e Pauline Ferrand-Prevot), un inscalfibile dominio in salita e una concorrenza mai davvero all’altezza. E così il secondo classificato del Tour de France maschile, Jonas Vingegaard, ha pagato 4’24’’ al rivale sloveno, mentre la seconda classificata del Tour de France femminile, Demi Vollering, si è ritrovata con 3’42’’ da Ferrand-Prevot. Se il Tour maschile è stato a conti fatti piuttosto noioso, specie nell’ultima settimana di corsa, così povera di attacchi e di sorprese, il Tour femminile (che conta 9 tappe, circa un terzo rispetto a quelle che devono correre i ciclisti) ha invece regalato emozioni fino all’ultima frazione. Merito della storia e delle storie che si sono intrecciate attorno alla vincitrice.
Pauline Ferrand-Prevot ha smesso di correre su strada nel 2018. La sua ultima gara, se si escludono i campionati nazionali, è stata La Course by Le Tour de France, un concentrato in un’unica tappa della corsa francese. Un surrogato, insomma. Era il 17 luglio 2018 e Ferrand-Prevot non arrivava nemmeno al traguardo. Non certo una prova memorabile, ma riflesso di una stagione tutt’altro che positiva, dal momento che il miglior risultato era stato un sesto posto al Trofeo Binda, a metà marzo. Da quel momento in poi la ciclista francese è sparita. O, meglio, ha dirottato la propria attenzione e i propri sforzi su altro: il cross country, specialità del mountain biking. Con un grande obiettivo, cioè vincere la medaglia d’oro nella disciplina alle Olimpiadi di Parigi, i Giochi di casa. La storia è nota: il 28 luglio Ferrand-Prevot domina la prova olimpica, surclassando le rivali e ottenendo l’agognata medaglia d’oro. Ha 32 anni e quest’oro potrebbe rappresentare la ciliegina sulla torta di una carriera fatta di tante vittorie.
E invece no. No, perché Pauline Ferrand-Prevot si pone un nuovo obiettivo: tornare competitiva su strada. Anzi, tornare competitiva su strada e vincere il Tour de France femminile nella nuova formula pensata dagli organizzatori: non più la corsa di un giorno, ma una vera e propria gara a tappe (otto nelle prime tre edizioni, dal 2022 al 2024, nove nell’ultima, quella di quest’anno). È una sfida apparentemente insormontabile: vincere un Tour de France è di per sé molto difficile per le mille variabili in gioco (la stato di forma, gli incidenti meccanici e fisici, le rivali), ma vincerlo dopo sei anni di inattività su strada pare una follia. Ma la sua convinzione è adamantina e la routine alla quale si sottopone quasi ascetica: “Mi alleno, mangio e dormo”. E ancora una volta ha ragione lei. Dopo l’Olimpiade di casa, Pauline Ferrand-Prevot riporta in Francia anche la corona della corsa a tappe più ambita e importante. Simbolo di tenacia e di risolutezza, la ciclista francese è la dimostrazione che non esistono sfide troppo impervie. E che anche i sogni che ci sembrano irrealizzabili sono alla nostra portata.
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lunedì 11 Agosto 2025