La squadra di pattinaggio sincronizzato Ice On Fire di Trento continua a volare sul ghiaccio

La squadra di pattinaggio sincronizzato Ice On Fire di Trento continua a volare sul ghiaccio

“La scorsa stagione è stata inaspettata e coronata dal sesto posto ai Mondiali di Helsinki, che era il massimo a cui potessimo aspirare: l’obiettivo di cui nessuna aveva il coraggio di parlare per scaramanzia”, esordisce Annalisa Carlini, classe 2000, atleta ormai veterana della squadra trentina di pattinaggio sincronizzato Ice on Fire.

Sicuramente inaspettata è stata la precedente medaglia di bronzo alla Mozart Cup in Austria dove hanno condiviso il podio con le fortissime squadre finlandesi, superando l’altrettanto temeraria Skyliners statunitense, poi battuta anche ai campionati mondiali. “Non è stato tutto rose e fiori, tra gennaio e febbraio le gare erano talmente ravvicinate che la stanchezza ha iniziato a farsi sentire e alla French Cup abbiamo totalizzato un punteggio deludente, ma siamo riuscite a superare tutti i momenti di difficoltà”.

L’allenatrice Roberta Giuliani è ora riconosciuta internazionalmente ma il progetto Ice on Fire è molto più recente di quelli finlandesi e canadesi. Grazie al sesto posto, le pattinatrici trentine hanno però conquistato ben due piazzamenti per le squadre italiane ai prossimi Mondiali, che si terranno il 10 e l’11 aprile 2026 a Salisburgo. “Non avremmo potuto fare meglio: le prime cinque squadre sono nettamente superiori. Innanzitutto perché possono contare su pattinatrici fortissime anche prese singolarmente e poi hanno molta scelta e convocano solo le migliori, mentre nelle altre realtà è più difficile avere numeri simili. Quest’anno però abbiamo sei atlete straniere all’interno del nostro team”, spiega Annalisa.

Il programma corto della scorsa stagione era ispirato alla tempesta di neve, mentre il libero alla rinascita dell’uccello di fuoco. Quest’anno invece porteranno due nuove coreografie, sempre curate da Gabriele Minchio, la prima ispirata al deserto, con tema Serpents of the Sand e vestito di color sabbia con un rettile avvinto al braccio, mentre la seconda, a tema Spectaculum, porta sulla pista il brio e l’anticonformismo del circo, ben rappresentato anche dal costume nero con slip a rombi bianchi e neri, colletto bianco a voulants e guanti rossi. “Questi ultimi hanno comportato un po’ di disagio iniziale perché abbiamo alcuni elementi in cui serve attrito tra le mani, ma alla fine ci siamo abituate”.

La squadra ha già trionfato alla prima gara di stagione conquistando un punteggio totale più alto di quello dei campionati mondiali. “L’arena di Helsinki era incredibile, c’erano diecimila persone e non avevamo mai visto una cosa del genere. Eravamo cariche ma anche agitate. Ho sentito maggiormente la pressione durante il corto con cui abbiamo rotto il ghiaccio, mentre appena finito il lungo abbiamo capito di aver portato a casa due programmi puliti. Gli allenatori erano in lacrime ed è stata un’emozione immensa. Speriamo che la prossima stagione sia altrettanto gratificante, per ora è iniziata bene”, conclude Annalisa con un sorriso.

I prossimi appuntamenti vedranno la squadra trentina impegnata ad Aosta e a Brno in Repubblica Ceca, mentre a gennaio ci saranno le tappe di Challenger Series per le qualificazioni ai Mondiali di Salisburgo, prima alla Britannia Cup a Nottingham e infine alla Marie Lundmark Trophy a Turku in Finalndia.

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giovedì 4 Dicembre 2025