FDS 2025, Francesco Bagnaia: “Quando si vince tanto si sta sulle scatole”

Un viaggio tra passato, presente e futuro. Sul palco del Teatro Sociale di Trento, nell’ottava edizione del Festival dello Sport organizzato da La Gazzetta dello Sport, è salito uno dei volti più amati e discussi della MotoGP: Francesco “Pecco” Bagnaia, tre volte campione del mondo con la Ducati.

Il 2025 è stato complicato per il pilota torinese tra cadute, tensioni nel box e una moto che a tratti sembra non tenergli più testa. Dopo il disastro di Misano e la caduta in Indonesia, ha riacceso i riflettori vincendo a Motegi ma il Mondiale resta in salita, con il fenomeno Marc Márquez davanti in classifica. “Lui ha sempre fatto di tutto per mettere i bastoni tra le ruote agli avversari, ma nel team da quando è arrivato con lui ho invece un bellissimo rapporto. Non posso che parlarne bene, da lui c’è solo da imparare”. A scandire il racconto della sua carriera e della sua vita privata una serie di oggetti simbolici infiocchettati sotto un albero di Natale. Prima un telecomando: “Guardo molto la tv, sono un grande fan della Formula 1, di Hamilton e della Ferrari. I Bulls di Jordan e la Juve le altre mie passioni. I miei sono fantastici, ammirano anche gli avversari. Non mi piace il tifo calcistico solo per la propria squadra. Nelle moto non è così, chi vince si applaude e vorrei passare più tempo con i miei tifosi. È il mio cruccio”. Poi una foto del matrimonio con Domizia: “Ho sempre voluto lei, ci ho messo tanto a conquistarla. È una persona fantastica, che mi dà equilibrio e serenità”. Il legame con Ducati resta però il filo conduttore della sua storia: “Per me ci sono le moto e poi c’è Ducati. Mi ha sempre appassionato. Quando vinci un Mondiale, qualsiasi altro risultato ti sta stretto. Valentino Rossi mi ha insegnato che ogni risultato va festeggiato, ma la verità è che, quando assaggi il successo, non ti basta più”.

Il pubblico lo ha ascoltato con calore, nonostante qualche fischio scherzoso per la sua fede juventina. Bagnaia ha sorriso, replicando con la solita ironia: “Quando si vince tanto, è normale stare un po’ sulle scatole”.