FdS 2025 – Francesco Bagnaia: il fuoco dentro

Al Festival dello Sport 2025 Natale è arrivato in anticipo per il tre volte campione del mondo di moto Francesco Bagnaia. A ogni pacco ha però dovuto raccontare qualcosa di sé.
Cronometro. Il centauro vive la vita a due diverse velocità: in gara contano i riflessi, è sempre una corsa contro il tempo. A casa invece è il contrario. A parte quando ho gli allenamenti non sono molto affidabile.
Marc Màrquez. Personalmente non ho mai avuto grossi problemi di affiatamento con i compagni di squadra, ma lui aveva fama di essere un solitario. Devo dire che il suo atteggiamento nei confronti miei e del box è stato una piacevolissima sorpresa. Da un pilota forte come lui abbiamo tutti da imparare.
Telecomando. Il poco tempo che ho per guardare la TV lo passo sul canale della Formula 1. Ho due miti: Hamilton e la Ferrari. Ora che si sono uniti mi ha fatto un certo effetto vederlo in scarlatto. Dopo il commento “Nuvola rossa” dello storico cronista della Moto GP abbiamo anche qualcosa in comune. Quella telecronaca mi ha dato una bella carica, esattamente come i miei fan. Mi piacciono molto perché non mi sembrano partitici, bensì sportivi: applaudono tutti coloro che meritano.
Matrimonio. È stato il giorno più emozionante della mia vita. Conosco mia moglie da quando eravamo bambini però lei era più grande e io ho dovuto perseverare per farmi prendere in considerazione. Ho sempre desiderato questo per noi, la serenità dell’essere migliori amici.
Francesco piccolo con la moto. Ricordo ancora i viaggi in camper con i miei genitori e lo zio per raggiungere le finali dei campionati mini moto. Dovevo gareggiare contro bambini molto più forti di me ma, una volta scelta una strada, mio padre mi ha sempre spronato ad andare fino in fondo mettendoci tutto me stesso.
Vinile dei Led Zeppelin. Amo la musica rock, soprattutto Jimmy Page che mi mette i brividi.
Chicago Bulls. L’altra grande passione è il basket, soprattutto il periodo d’oro con Jordan, che era il mio preferito, e Rodman che come me non mollava mai. Nel 2022 gli dedicai un casco per questo. Adesso però tifo Lakers.
Specchio. Penso non si debba mai guardare indietro, ma che sia necessario imparare dagli errori. In me vedo una persona che guarda sempre avanti e ne sono felice.
Ducati in miniatura. Era la moto di mio zio e l’ho sempre amata, aveva qualcosa in più rispetto a tutte le altre.
Ermellino di Milano – Cortina 2026. Essere scelto come tedoforo è stato emozionante. Non è qualcosa che capiti a tutti e mi inorgoglisce.
Sciarpa della Juventus. Penso di essere un tifoso giusto, però capisco quello che devono provare i calciatori. Una volta allo stadio il pubblico ha iniziato a inneggiarmi ed era incredibile. Penso che questo genere di vicinanza abbia dei pro e dei contro.
Corona. A inizio 2022 avevamo avuto delle difficoltà a capire la moto, però alla fine abbiamo trovato la quadra e infilato 4 vittorie. Eravamo tornati in gara e a quel punto eravamo obbligati a vincere. Da lì in poi per me è stato tutto in discesa. Ho fatto molto di più di quello che potevo immaginare da bambino.
Valentino Rossi. Nel 2013 mi stavano per lasciare a casa ma Vale e l’Academy di Pesaro mi diedero una possibilità. Fu un periodo difficile, lontano da casa e dagli affetti, però mi ha permesso di crescere molto. Vale, in modo particolare, mi ha insegnato a festeggiare ogni risultato e a non portarmi i problemi a casa.
Cornetto portafortuna. Potrebbe essere un’idea per un casco futuro.
Foto © Archivio Ufficio stampa Provincia autonoma di Trento – Martina Massetti
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giovedì 4 Dicembre 2025