I segreti della longevità
“Zone blu: i segreti della longevità” è una docu-serie di Netflix, ispirata all’omonimo libro di Dan Buettner. L’autore e protagonista della serie, Dan Buettner, è un noto ricercatore che collabora con National Geographic dal 2000, ha girato il mondo per scoprire i segreti della longevità. Buettner era convinto che le ragioni di una lunga esistenza, non risiedessero esclusivamente in fattori genetici, ma che lo stile di vita influisse molto sulla sopravvivenza di una persona, per tale motivo ha intrapreso questo viaggio. La ricerca ha individuato 5 zone blu nel mondo, luoghi anche molto lontani tra loro, in cui c’è un’alta concentrazione di centenari: Okinawa in Giappone, una particolare zona della Sardegna, l’Ogliastra in Italia, Icaria in Grecia, Nicoya in Costarica, e Loma Linda in California. Dan Buettner, andando direttamente sul campo, si è accorto che il modo di vivere in queste aree del mondo aveva delle caratteristiche comuni, cioè l’alimentazione, il movimento, la spiritualità e i legami famigliari.
Una delle zone blu individuate si trova in Italia, precisamente in Sardegna. Il concetto stesso di “zona blu” nasce proprio da un ricercatore sardo, Gianni Pes, attivo presso l’Università di Sassari, che aveva iniziato a contrassegnare col colore blu le zone della Sardegna in cui c’era un’alta concentrazione di centenari e una salute migliore. È emerso che un luogo particolarmente longevo è l’Ogliastra, zona situata nella parte centro-orientale dell’isola. Nella serie si indagano i motivi della longevità, ci sarebbero una concatenazione di fattori, comuni alle altre zone blu, che influiscono sullo stile di vita delle persone che abitano in quei luoghi. Uno di questi è il movimento, i sardi che abitano in quella zona “fanno palestra” quotidianamente anche solo camminando, perché risiedono in un’area montuosa, ricca di salite. Un altro fattore è l’alimentazione a base vegetale: una cosa curiosa è il fatto che mangiano molti carboidrati, ma sono carboidrati buoni, semplici, che provengono dal loro territorio. La stessa pasta spesso viene fatta in casa. Altre caratteristiche sono i legami famigliari, gli anziani non vengono lasciati soli o affidati a case di riposo ma tutta la famiglia se ne occupa. La considerazione di cui godono è molto alta, gli anziani vengono ritenuti individui saggi, fondamentali per la comunità. In questo modo si dà senso alla loro vita anche in vecchiaia. I longevi sardi attribuiscono la loro età sopra la media anche alla fede, vanno tutti i giorni in chiesa, quindi, la spiritualità è un elemento importante, ma forse è ancora più importante il tragitto in salita, che fanno quotidianamente per arrivare in chiesa, richiede un maggior dispendio di energie.
Spesso oggi si propongono strade alternative e ‘scorciatoie’ per vivere meglio, in salute e allungare la vita come pillole e integratori miracolosi, ma la verità è che tutto ciò che facciamo quotidianamente influisce tremendamente sulle nostre possibilità di longevità. Una vita sana si costruisce giorno per giorno, avendo una vita attiva fisicamente e mentalmente e coltivando le relazioni interpersonali. I centenari sardi insegnano che anche gli spostamenti quotidiani possono contribuire all’esercizio fisico, quindi, al posto di prendere l’auto potremmo semplicemente camminare. Altro fattore che incide sulla salute oggi è lo stress cronico che ci porta a stati infiammatori costanti, dannosi specialmente sulla salute mentale. Lo stress cronico può essere dovuto anche al bombardamento di notizie continuo a cui siamo sottoposti e che non possiamo controllare. La comunità è un valore fondamentale per i sardi, al centro c’è la famiglia, il legame con gli anziani è un tesoro da valorizzare perché potrebbe aiutarci ad eccellere nella vita grazie alla loro saggezza. Anche il contatto con la natura non è da sottovalutare. Nessun uomo è un’isola per essere felici bisogna condividerlo con altre persone.
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venerdì 26 Dicembre 2025